stra; 2) del partito comunista più forte d'Europa; 3) di un partito socia- · lista la cui vocazione democratica stenta a farsi valere, preso com'è entro la morsa di un non ancora liquidato passato frontista e delle tuttorà presenti tentazioni massimalistiche. Sono cose risapute, ma non è inutile ricordar le, perchè è nella situazione generale e nelle condizioni particolari in cui si svolge la lotta politica in Italia che i movimenti e i gruppi autenticamente democratici trovano i limiti per le proprie scelte (non, come qualche incauto critico, con troppa disinvoltura, è andato scrivendo, neL cedimenti morali di personalità dello schieramento e delle lotte antifasciste). Scegliere l' << alternativa >>significherebbe lasciare libero il campo alla controffensiva reazionaria e conservatrice, aggravata dal fatto che l'opposizione non comunista stenterebbe a trovare un proprio spazio ed una propria funzione, date le condizioni diverse del socialismo italiano tutt'altro che guarito dalle sue malattie, infantili e senili. Non resta, dunque, sia pure irta di pericoli e di incognite, che l'altra strada, quella del- .. l' « apertura a sinistra», scelta obbligata per chi, fuori e dentro il socialismo (ma partecipe delle ansie di rinnovamento e ·delle aspirazioni libertarie del mondo moderno) non vuole so~o « salvare l'anima», ma, giustamente preoccupandosi di non «perderla>>, è tuttavia disposto a « rischiarla >>come è doveroso per chi, responsabilmente e coerentemente si trova a partecipare alla lotta politica in democrazia. Si tratta, cioè, di agire concretamente per dare una prospettiva democratica alla propria azione e ~n'indicazione di progresso civile a quella parte dell'elettorato che non · vuole subire l'egemonia e condividere le avventure degli schieramenti: sovversivi di destra e di sinistra. Il nostro discorso, svolto sulla scorta delle testimonianze di alcuni dei più rappresentativi esponenti della sinistra democratica e del socialismo autonomistico, tendeva a rilevare come, sfrondando dagli elementi accessori e tattici le posizioni di ognuno eh~ abbia avuto negli anni scorsi ed abbia ancora una parte nelle vicende di questo agitato settore, v'è per i problemi di schieramento non so~o una convergenza di opinioni, ma addirittura una coincidenza di giudizio. Ha scritto recentemente il Mondo: « il problema che si pone ad ogni possibile governo per l'Italia è di allargare a sinistra la propria base, cioè· di attuare un programma che sia, non [29] _Biblioteca Gino Bianco
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