Nord e Sud - anno V - n. 49 - dicembre 1958

può solo aversi sulla base di una lunga pratica e di una vita vissuta nell'esercizio stesso del lavoro manuale tecnicamente educato. Il problema del reclutamento, come insegnanti, di operai qualificati, di tecnici a livello operativo e così via è, perciò, un problema aperto, se si vuole un reale rinnovamento <lella scuola nel Mezzogiorno. . Con riferimento, poi, a particolari situazioni - e nel dir questo penso specialmente alle scuole elementari nei comuni più poveri, impegnate nei difficili compiti della preparazione all'emigrazione e del riordinamento e sviluppo della vita delle comunità - la selezione dei maestri deve essere .sottratta agli ordinari procedimenti che normalmente portano\ a una particolare instabilità dei maestri stessi (giovanissime ragazze per lo più), e impostata nei termini di 11navera e propria azione missionaria. In questi casi, infatti, occorre dedicare alla selezione, o~tre che alla formazione e al1' assistenza dei maestri, specialissime cure, per la stessa maggiore complessità dei compiti che loro spettano in questi luoghi, nei quali la scuola non è solo tale, ma l'unico centro di educazione civil'e e di assistenza sociale. 8. Rapporti fra la scuola e le altre istituzioni sociali. - Un ultimo ordine di conclusioni riguarda, infine, i rapporti tra la scuola e le altre istituzioni della nostra moderna soci'età. È certamente vero, infatti, che alla scuola spetta, in una società in corso di sviluppo e di _trasformazione, una funzione di avanguardia, diversa da quella che le è propria in una società evoluta. Tuttavia la scuola non può e non deve fare esclusivo affidamento sulle proprie forze. Il processo educativo in qualsiasi società, e ancor più in queste, non si sviluppa soltanto nella scuola, ma anche in altre istituzioni, le cui specifiche funzioni non sono educative, ma economiche, assistenziali, civili, ricreative. Il dar vita a queste istituzioni dove non esistono, l'assicurare il loro democratico funzio11amento dove ci sono, il partecipare alle loro attività e lo stabilire giusti rapporti tra la scuo~a e alcune almeno di queste istituzioni, costituiscono alcuni dei problemi più delicati e più importanti di fronte ai quali la scuola ogni giorno più si troverà. Le ragioni di diffidenza che fanno preferire una posizione di indipendenza e di completa separazione della scuola sono talvolta oggi molto valide. Ciò non toglie che il problema ora indicato esista e che occorra guardarlo, [17] Biblioteca Gino ■ 1anco

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