" ANDREAS DoRPALEN: Heinrich von Treitschke, Yale University, Press, New Haven. Treitschke non aveva vissuto personalmente le delusioni e frustrazioni dei primi campioni dell'idea nazionale tedesca: di coloro, cioè, cui Fichte aveva offerta come una guida ideale coi famosi Discorsi del 1807-1808, che la prostrazione - della Prussia successiva a Iena aveva galvanizzati piuttosto che depressi, che le riforme dì Stein avevano fatti avvertiti che un'era nuova cominciava forse pel loro paese e che finalmente la chiusura reazionaria della politica prussiana degli anni successivi al 1815 aveva spinti ad un'opposizione liberale. A questi uomini la Germania della Restaurazione appariva più una prigione che una patria, sì che per essi la causa del regime costituzionale faceva tutt'uno con quella dell'unità nazionale: solo se la Prussia avesse realizzate le richieste riforme sarebbe apparsa all'opinione pubblica veramente matura per guidare il processo unitario. Una tale convinzione, e meglio si direbbe un tale principio, si radicò così profondamente nella mente dei principali leaders del movimento nazional-liberale nel lungo periodo çl}.ç v~ 9?-1 B 15 al 1848, che solo RECENSIONI il fallimento delle rivoluzioni quarantottesche riuscì a metterlo seriamente in crisi. Ora, ·come si diceva, Treitschke non aveva potuto avere una simile esperienza: a lui nato nel 1834 la dottrina nazionalliberale era apparsa, fin dagli anni 9ell'adolescenza, come la dottrina da abbracciare e difendere; ma la sua era appunto un'adesione quasi fanciullesca, che non aveva avuto tempo di stratificarsi allorchè sopravvenne la crisi del 1848 e quella che a lui, sassone di nascita ma prussiano di sentimento, parve l'umiliazione di Olmiitz. Un tal fatto è da tener presente se si vuol comprendere la tiepidezza dei sentimenti liberali di Treitschke e la facilità con cui egli pareva disposto, e,fu in realtà disposto, a sacrificare l'esigenza liberale alla causa nazionale. L'ultimo studioso di lui, Andreas Dorpalen (Heinrich von Treitschke, Yale University Press, New Haven), ha giustamente ricordato la famosa recensione all'opera di Gneist sulle istituzioni inglesi (utilissima per la conoscenza delle prime posizioni di Treitschke) e ha sottolineato che in essa la fibertà si configurava come un'indipendenza intellettuale e morale piuttosto che come un diritto politico, e che comunque esisteva. in quanto concessa e garantita [123] Biblioteca G·no Bianco
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