Nord e Sud - anno V - n. 49 - dicembre 1958

hanno fatto dopo per impedire che la città venisse lasciata per anni alla mercè di chiunque volesse fare, poco importava dove e come. Un'altra realtà da tener presente è la nuova realtà meridionale, il fatto che la struttura economico-sociale del Mezzogiorno si va trasfarmando e che Napoli fa parte di questo mondo in trasformazione, vi partecipa, ne sente i riflessi; ne subisce gli effetti. Quali dovranno essere le dimensioni di questa città nel nuovo sistema al quale appartiene, dove le distanze si accorciano, i rapporti si modificano, dove centr~ urbani come Bari, Pescara o Salerno oggi, come magari Crotone domani, hanno acquistato titoli sufficienti non soltanto per rivendicare autonomia dall'antica capitale, ma per avanzare diritti di parità e di supremazia; dove le borgate di ieri si apprestano a div~ntar città di domani~ Questa è una realtà di cui Napoli deve tener conto nella sua politica urbanistica, per non lasciarsi trascinare a taluni facili, fatui entusiasmi, ancora di moda fra certi settori della sua classe dirigente, della retorica della capitale del Mezzogior120 e della Regina_del Med1:terraneo. Napoli potrà, poi, trarre vantaggio dal]a rinascita economica e sociale del Mezzogiorno, anche a condizione che coordini la sua politica· urbanistica con quella di sviluppo delle regioni meridionali. Ho voluto sottolineare la singolarità della situazione napoletana non soltanto perchè il giudizio su quanto si è fatto, in rnassima parte negativo, venisse. considerato in rapporto ai molteplici e complessi problemi che derivano da questa situazione, ma anche, e soprattutto, perchè dalla visione obiettiva della realtà napoletana potesse trarsi motivo per dare al lavoro futuro un realistico indirizzo. E voglio sperare che, alla luce di queste considerazioni le stesse critiche e gli stessi rilievi che potevano sembrare mossi da una concezione negativa e disperata dell'ambiente napoletano, appaiano, quali in effetti , 1olevano essere, un contributo positivo alla costruzione di una migliore realtà. FERDINANDO ISABELLA [116] . Biblioteca Gino Bianco

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