e questo dimostra come spesso il meglio sia nemico del bene e come sia pericoloso portare per le lunghe procedure che vanno a finire poi sulle sabbie mobili delle maggio!anze consiliari. Ciò ha arrecato alla città di Napoli danni gravi ed irreparabili; perchè essa si è ricostruita e sviluppata in maniera disordinata e caotica e si sono seriamente compromesse le possibilità d'inserirla tempestivamente nel pro_cesso,in atto, di trasformazione economica e sociale del Mezzogiorno. Si sono perduti tempo ed occasioni favorevoli, che è difficile si ripresentino nel futuro. Come il colera del 1884 pose il problema di Napoli all'ordine del giorno della Nazione e si ebbero la legge del 1885 ed il risanamento di alcuni rioni, tra i più insalubri, dellé città; come il· profondo disagio economico, che aveva contribuito a creare i gravi episodi di corruttela che portarono all'inchiesta Saredo, richiamarono su Napoli l'attenzione di studiosi e di parlamen- . tari, e si ebbe la legge del 1904, che fu detta del Risorgimento Economico; così occorreva trarre partito dalla situazione gravissima che le distruzioni belliche avevano posto in luce, per riproporre il problema di Napoli nella sua interezza· ed approntare gli strumenti tecnici e giuridici, amministrativi e finanziari idonei per risolverlo. Il primo strumento fu il Piano Regolatore con il suo Regolamento Edilizio; e vi è stato detto quale sorte toccò ad essi, e come fu errata la politica amministrativa, svolta ai vari livelli, che portò al loro definitivo accantonamento. Napoli è rimasta senza una norma urbanistica proprio in un momento particolarmente delicato della sua vita. Eppure, non può dirsi che non si fosse pensato in tempo a dare queste norme alla città, perchè, sempre negli anni 1945-'46, si studiò anche il Piano di Ricostruzione dei quartieri Porto, Mercato, Pendino ed adiacenze, di cui fa parte la via Marittima e che ha efficacia di Piano Particolareggiato, approvato definitivamente nel settembre 1946. Ma anche per questo Piano, per quanto sottratto alla sorte del Piano Regolatore Generale e del Regolamento Edilizio, vi sono state incertezze nell'azione delle Autorità locali e centrali, il che ha favorito le accanite opposizioni dei proprietari interessati con la conseguenza che l'attuazione del Piano è stata ritardata e di esso si sono ~ realizzate disordinatamente solo alcune parti. Per attuare i programmi studiati nel 1945-'46 occorrevano mezzi ingenti. Per il Piano di Ricostruzione poteva provvedere lo Stato, qualora il Comune ne avesse fatto richiesta, ma al resto non potevano far fronte nè (108] Bibfioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==