Nord e Sud - anno V - n. 49 - dicembre 1958

I Gli strumentÌ tecnico-giuridici di cui disponevano gli amministrato ri della città di Napoli, nell'immediato dopoguerra, erano il Piano Regolatore del 1939 ed il Regolamento Edilizio del 1935. Ma con questi strumenti non si poteva attuare neanche una politica ordinaria, tanto e ssi erano superati dalla guerra, che non solo aveva distrutto interi rio ni, ma aveva posto, in termini nuovi, i vecchi problemi della viabilità e dqllo sviluppo edilizio. Era evidente che quegli strumenti (con i quali ci si illude di poter regolare ancora oggi la politica urbanistica di Napoli) andavano sostituiti con altri più idonei ed efficienti. Così nel 1945 fu iniziato da un gruppo di tecnici lo studio del nuovo Piano Regolatore del la città e nel gennaio del 1946 l'Amministrazione Comunale nominò la Commissione che ebbi l'onore di presiedere. Intanto altra Commission e, isti-- tuita dal sodalizio napoletano dell' A.N.I.A.I., lavorava alla redazione del Regolamento Edilizio corrispondente al Piano. Di qt1esti elaborati e delle vicende da essi seguite è stato detto esaurientemente dallo arch. Carlo Cocchia nella relazione che egli svolse al V° Congresso dell'I.N.U., che si tenne a Genova nell'ottobre del 1954. Il Piano studiato nel 1945-'46 fu adottato dal Comune nel febbraio del 1948; esattamente due anni dopo, nel feb~raio del 1950, il Consiglio Superiore dei LL.PP. (dopo aver affermato che il vigente piano regolatore del 1939 non era rispondente alle necessità cittadine e che il regolamento edilizio del 1935 era « assolutamente inadeguato alle moderne esigenze della popolazione ed ai moderni criteri cui si deve ispirare attualmente l'edilizia )>) espresse il parere che il nuovo piano dovesse essere modi.ficato ed integrato; fu nominata una Commissione per la rielabor azione del piano e del regolamento edilizio; questa Commissione assolse il suo compito ed il piano ed il regolamento· revisionati furono adottati da l Consiglio Comunale con deliberazione successivamente approvata dalla Giunta Provinciale Amministrativa; la nuova Amministrazione, espressa dalla maggioranza eletta nel 1952, con una delle sue prime decisioni, ritenne << di riprendere il procedimento dall'inizio, ritirando il progetto >> e fermando 11na procedura che stava per avviarsi alla sua fase conclusiva. Se si volesse ora esprimere un giudizio su quanto è avvenuto, bisognerebbe dire che a privare Napoli di una nuova norma urbanisti ca ab◄ biano concorso, anzitutto, il tempo perduto per le lungl1e proced ure ai. va,ri livelli e, poi, la mancata ~ecision.e delle Autorità governative locali; [107] Biblioteca Gino Bianco

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