.. DOCUMENTIE. INCHIESTE Carbone tedesco e minatori italiani In un articolo precedente (1) avevamo menzionato il particolare interesse che presenta, nel quadro dell'emigrazione italiana in Germania, il problema dei minatori. Mentre in Italia la situazione nel settore carboniero . è in liquidazione, e i pozzi di Carbonia si chiudono un dopo l'altro (è dell'inizio di settembre la notizia del licenziamento di altri 1.600 minatori del Sulcis), in Germània, l'estrazione del carbone è uno dei rami più importanti e robusti dell'economia nazionale. Noi abbiamo, ufficialmente, 6.000 minatori, che cavano in media u.p.milione di tonnellate all'anno; tra il Reno e l'Elba oltre mezzo milione di uomini sono occupati nell'estrazione di 134 milioni di t. di carbon f assile (2). Qualche spiegazione è necessaria per chiarire l'entità dell'economia carboniera tedesca, che comprende il 54 % della produzione CECA e il 7,8 % di quella mondiale. I suoi bacini, quello ·principale della Ruhr e i minori di Aquisgrana e Bassa Sassonia, sono, anche dopo la perdita dei grandi giacimenti slesiani, così possenti da poter durare ancora 400 • anni. Il carbone della Germania è essenziale sia per la grande industria siderurgica tedesca, che ne assorbe un sesto del totale, sia per la produzione di energia (tra cui 38 miliardi Kwh di energia elettrica), coprendo · il 75 % del fabbisogno nazionale (anche il gas di carbone viene per tre (I) Nord e Sud, luglio 1957: A. Rendi, « Emigranti in Germania», p. 63. (2) Le cifre sull'attività carbonifera in Germania sono desunte da: Zahlen zur Kohlenwirtschaft, n. 40, Essen, maggio 1957. [96] Biblioteca Gino Bianco ..
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