un mondo che lotta faticosamente per uscire dal suo isolamento e trovare un linguaggio che gli permetta di inserirsi nel ciclo vitale del Paese. . Inserimento, codesto, che non rinnega i valori tradizionali e il senso ,di una continuità, ma che questa e quelli suppone, sempre che non importino sterile vagheggiamento di tempi mitici o di civiltà remotissime, e 1 che impongano, invece, consapevolezza del divenire storico, responsabilità, presenza civile, impegno nel cooperare al movimento di sviluppo, alla formazione di una coscienza politica nazionale ed europea, la cui ·assenza, di tutti i nostri mali è stata di gran lunga il più grave, anche se di quelli immediato e comprensibile effetto. << Un treno nel Sud}), il libro postumo di Corrado Alvaro ( 4 ), << Capire la Calabr1:a )), antologia di scritti sulla Regione, curata da Enrico Falqui e Leonardo Sinisgalli, e, in.fine, << Lettere dalla Provincia )), raccolta di << corrispondenze >) sul Mezzogiorno ordinate da Domenico Rea e pubblicate dal Centro Democratico di Documentazione (5 ) costituiscono le testimonianze più attuali di questa serietà di intenti, di questo impegno civile che sembrano improntare la più recente saggistica (6 ), sia pure .quella vicina a sollecitazioni che potrem.mo de.finire << turistiche>>, se l'espressione non richiamasse i moduli di una vieta propaganda, capace di ogni divagazione lirica sulle occasioni e i pretesti di un paesaggio e un ambiente certamente singol1 ari. È in questo senso che particolarmente << Capire la Ca/,abria » costituisce una felice ed esemplare eccezione; e ne ve- .dremo i motivi. (4) Bompiani 1958. Il volume, a cura di A. Frateili, è il terzo dell' « Itinerario Italiano »; raccoglie saggi inediti, altri pubblicati in quotidiani e riviste dal ........ al ....... anno della morte dello Scrittore. (5) Le corrispondenze, divise per Regione, sono di G. B. Angioletti, Elio Bartolini, Giorgio Caproni, Giuseppe Cassieri, Gianna Manzini, Leone Piccioni, Michele Prisco, Domenico Rea, Giose Rimanelli, Fortunato Seminara ed altri, giornalisti ,e seri ttori. (6) Non così, pare, per certa narrativa che, o ricalca supinamente gli schemi leviani, oppure tenta una soluzione che finisce per adagiarsi in un macchiettismo forse gustoso, ma certamente estraneo alle correnti più impegnate e ai valori della recente letteratura meridionale. « La Chiesa di Canneto» di Felice Del Vecchio (Einaudi 1957) e « Nonna Sabella » di Pasquale Festa Campanile, (Bompiani 1957), sono rispettivamente gli esempi più indicativi di questi atteggiamenti. [97] Biblioteca Gino Bianco
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