di paesi come gli Stati Uniti d'America o l'Olanda ( 19 ), e certamente vi sono buone ragioni per ritenerlo il più adatto alle esigenze di una moderna civiltà industriale (20 ): tanto è ver.o che nei paesi ·più progrediti, - e qui aggiungiamo nelle parti d'Italia più progredite, - la cui economia non sia in fase di ristagno o di recessione, e in cui il movimento naturale dellla popolazione presenti un'attività assai ridotta, è necessario addirittura sol- . lecitare correnti di im.migrazione. Il problema è costituito a·ppunto dalla mancanza nel Meridione di una moderna civiltà industriale. D'altra parte, anche la misura dell'incremento naturale annuo appare tutt'altro che fissata su di un livello di stabilità: essa tende, infatti, a decrescere anno per anno, sia pure lentamente. E inoltre, come abbiamo già visto, l'accrescersi dell'eccedenza annuale dei nati vivi sui morti non è stato dovuto ad accre- . scimento della natalità, decresciuta di un terzo circa rispetto ali 1861, ma a ·riduzione della mortalità dagli alti livelli del passato. Da qualche tempo a questa parte, però, mentre la mortalità tende piuttosto a fermarsi su lii velli stazionari intorno ad un quoziente medio del 10 per mille, la natalità tende I a conservare un rapido ritmo di decremento. Di conseguenza non è forse azzardato pensare che i livelli attuali dell'incremento naturale negli Abruzzi e Molise - che sono i più •bassidel Mezzogiorno continentale, grazie appunto ad un decremento più accentuato della natalità, - possano rappresentare quelli che saranno i livelli medi del Meridione in un futuro più vicino di quanto si possa pensare. Nè è forse azzardato pensare che fra le varie ipotesi di sviluppo della popolazione del Meridione calicolate dagli specializzati le più proba.bili siano quelle che vanno un po' al di sotto dei livelli che gli specialisti considerano come livelli medi ( 21 ). Ciononostante, è chiaro che lo svilu·ppo relativo della popolazione nativa del Meridione sul totale della popolazione nata in Italia non potrà non ac~entuarsi nei prossimi decenni, stante la forte differenza fra la mi- ( 19 ) Se nel Meridione l' eccedenza dei nati vivi sui morti è stata nel ,biennio 1950-51 del 16,3 per mille, essa è stata in quei due anni del 13,9 e del 14,8 negli Stati Vniti e del 15,2 e del 14,8 per mille in Olanda. Cfr. Annuario Statistico Italiano, serie V, voi. V (1953), p. 486. · ( 20 ) Cfr. A. SAuVY, Théorie générale de· la population, Paris, 1954, passim e specialmente voi. Il, p. 21 segg. ( 21 ) Popolazione e forze di lavoro, Roma, 1952 (pubblicazione della Svimez). [93] Biblioteca Gino Bianco•
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