nato. Esso ha avuto a propria base una vera e propria dislocazione dei singoli centri abitati. La diffusione larghissima della malaria nelle pianure e lungo le marine, le esigenze di difesa ereditate da epoche trascorse, i tracciati delle poche grandi vie di comunicazione (che per le ragioni predette s~guivano percorsi interni più accidentati ma più sicuri) avevano portato in genere ad una localizzazione dei centri abitati contraria ad ogni esigenza economica ed urbanistica. Dopo PUnità, incrinato a poco a poco . il secolare immobilismo della società meridionale, potenziato senza confronti .rispetto al passato il sistema delle comunicazio11i, risanate infine vaste zone della malaria, già affrontata e =piegata colla diffusione delle cure di chinino, i centri abitati hanno cominciato ben presto a spostarsi verso i più ameni siti che il nuovo stato di cose rendeva disponibili. Le popolazioni rivierasche sono discese lungo le marine; le popolazioni dell'interno lungo gli scali ferroviari. Cit~remo fra i tanti sol1 0 qualche esempio più notevole. Così, il comune di Cirò (prov. di Catanzaro), _chefino alla data dell'ultimo censimento faceva capo al vecchio centro di Cirò s.uperiore, ha potuto essere diviso nel 1952 in due comuni (Cirò e Cirò Marina), dei quali il secondo risultava avere in quello stesso anno una popolazione superiore a quella del primo e più antico stanziamento (7619 contro 5319 abitanti). Così il comune di Battipaglia, fino a non molti anni addietro frazione di quello di Eboli nella malarica e semideserta piana del Seilie, e·d oggi comune fiorentissimo, di oltre ventimila abitanti (poco meno cioè di quanti ne conti la stessa Eboli), al centro della piana risanata e densa di abitati. Altre volite lo sviluppo del ,centro nuovo non ha portato alla istituzione di una nuova unità amministrativa, ma si è tuttavia tradotto ·nel trasferimento del capoluogo comunale nella nuova sede. È questo il caso di Roseto degli Abruzzi (prov. di Teramo): la popolazione del luogo non fu neppure rilevata al censimento del 1861; in quello del 1871 il luogo appare quale frazione del comune di Montepagano, con 87 abitanti e -con il nome di Quota alla Marina; al censimento del 1881 gli abitanti erano già 844;. nel 1901 _gliabitanti erano saliti a 1214 e il nome era quello, più impegnativo, di Rosburgo; e infine al censi~ento del 1931 l'antica Quota alla Marina era diventata capoluogo del comune, col nome attuale di Roseto · degli· Abruzzi e con 2500 abitanti, mentre i~vecchio capoluogo di comune, ' [91] iblioteca Gino Bianco
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