Nord e Sud - anno V - n. 48 - novembre 1958

- incom·para,bilmente maggiore che per il passato - delile varie parti delia penisola. Il flusso migratorio dal Sud al Nord è andato perciò progressivamente aumentando; e nello stesso tempo il più organico legame fra le due parti del Paese ha favorito un deciso incremento dell'emigrazione meridional1e a destinazione europea. Le condizioni dei primi anni del secolo appaiono pertanto in ·buona parte rovesciate (18 ). L'em1graz1one transoceanica Ìla, dunque, rappresentato un grande sforzo di riassestamento del rapporto uomo-ambiente nell'Italia meridionale; ma essa non è stata il solo sforzo prodottosi in tal senso. Contemporaneamente si svolgeva, infatti, nel Meridione un processo non meno importante - ancorchè meno attentamente seguito - di redistribuzione e di riorganizzazione degli insediamenti umani, che, lento e faticoso dapprincipio, è venuto man mano assumendo importanza maggiore e che, in ogni caso, ancor più dell'emigrazione deve essere considerato come contri1 buto ad una più organica e funzionaLe geografia umana del Mezzogiorno. Su scala regionale questo processo di ridimensionamento ha significato una prof onda modificazione dei rapporti che una volta intercorrevano ' fra le varie regioni meridionali in fatto di consistenza della loro popolazione assoluta e relativa. Abbiamo già visto come - mentre la Campania ha nel complesso mantenuto, da questo punto di vista, ed anche lievemente migl1iorato le sue posizioni - e mentre la Calabria ha anch'essa mantenuto, ma con molto maggiore fatica, le proprie posizioni - Abruzzi e Basilicata sono invece venuti perdendo sempre più la rispettiva importanza nel quadro della popolazione meridionale, a tutto vantaggio della Puglia, il cui peso si è costantemente accresciuto e che da sola comprende oggi assai più di un quarto dell1 a ·popolazione meridionale, laddove ne comprendeva appena un quinto nel 1861. Ognuna di queste variazioni ha naturalmente una genesi ed una spiegazione proprie, che non è difficile ricostruire. Così, è chiaro il nesso fra il rigoglioso sviluppo dell'agricoltura pugliese negli ultimi novant'anni e le alte densità che si sono andate formando nella regione durante questo periodo. È stata questa anche la ragione per cui il peso dell' emigrazio11e è stato qui minore che altrove. F" d:,altra parte sono stati i capitali accumulati nel fiorente esercizio delil'agri- ( 18 ) Cfr. ancora F. COMPAGNA, l. cit. [88] Biblioteca Gino Bianco

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