sporti, è analogo a quello ital,iano: da 1,90'% a 3,88% (Italia: da 1,80 a 3,77%) di addetti a tale attività sul totale della popolazione attiva; e nel campo del commercio è un po' inferiore a quello medio italiano: da 1,05 a 6,67% (Italia: da 1,33 a 8,11%) (cfr. ancora tab. 18). Popolazione presente attiva in età da 10 anni e più Tab. 18 Rami 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 di attività economica It. Mer. I t. Mer. It. Mer. It. Mer. It. Mer. It. Mer. It. Mer. Agricoltura, Caccia e Pesca 57,90 55,82 53,36 50,24 59,40 63,84 55,50 63,36 55,76 65,03 46,99 56,29 48,43 58,86 Industria 22,13 23,19 27,28 30,44 24,52 22,37 26,90 21,08 24,93 18,85 30,02 23,04 29,38 22,02 Trasporti 1,80 1,90 1,94 2,06 2,61 2,54 3,32 3,31 4,28 3,97 4,40 4,59 3,77 3,88 Commercio 1,33 1,05 1,74 1,34 4,75 3,68 5,62 4,76 5,94 4,69 7,45 6,24 8,11 6,67 Altre attività 16,84 18,04 15,68 15,92 8,72 7,57 8,66 7,49 9,09 7,47 11,06 9,84 10,31 8,47 Fonte: Svimez, pg. 40 segg. 11 significato generale delle cifre relative alla ripartizione prof essionale della popolazione italiana è, dunque, quello di un notevole squilibrio determinatosi fra il Meridione (al quale, come è noto, vanno assimilate, da questo punto di vista, le Isole) e lie regioni centro-settentrionali del Paese nel grado di progresso eco.nemico realizzato nei primi novant'anni dall'Unità. Squilibrio che diventa ancor più notevole se si assume a termine di confronto il solo Settentrione. Qui la popolazione attiva sul totale della popolazione da 10 anni in sù era pari al 74,78% nel 1871 e al 57,84% neJ 1936 (Meridione, come sappiamo, rispettivamente: 73,79°/4 e 51,63%). A loro volta, sul totale della popolazione attiva, gli addetti all'agricoltura costituivano il 60,26% nel 1871 ed il 41,95% nel 1936 (Meridione: 55,82 e 58,96%); gli addetti all'industria il 21,99 ed il 35,51% (Meridione: 23,19 e 22,02%); gli addetti ai trasporti l'l,52 e il 3,44% (Meridione: 1,90 e 3,88%); gli addetti al commercio 1'1,33e 1'8,99% (Meridione: 1,05 e 6,67%). La sperequazione de1nografico-produttiva tra il Nord e il Sud della Italia si è andata vieppiù accentuando dopo il 1936. Secondo il censimento del 1951 I~ popolazione attiva del Mezzogiorno continentale sul totale della sua popolazione da 10 anni in sù equivale al 47,1% contro un•analoga percentuale del 50,2% nel 1936. (Quest'ultimo dato e quelli che seguiranno relativi al 1936 differiscono dai dati precedenteme11te citati per lo [80] Biblioteca Gino Bianco
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