Nord e Sud - anno V - n. 48 - novembre 1958

10 e 50 mila abitanti comprendevano, invece, nel Meridione il 32,69% della popolazione nel 1936 ed il 33,26% nel 1~51( con un aumento di 0,57 punti); in tutta Italia il 26,72% nel 1936 ed il 27,49% nel 1951 (con un aumento di 0,77 punti). Ciò significa che in tutto il Paese il ritmo di svilupjpodelle maggiori città è stato in questo periodo più rapido di quello delle città e dei comuni minori; e che nel Meridione esso è stato più sensibile che nel resto del Paese. L'importante fenomeno dello sviluppo di una serie di centri la cui consistenza demografica ha assunto ri~ievo nazionale merita, peraltro, qualche ulteriore dettaglio, se si p,ensa al fermento di progresso che esso rap,presenta i11una terra così tradizionalmente priva di vita cittadina nel senso moderno della parola. Si pensi, ad es., che dei dieci comuni che nel 1936 superavano i 50.000 abitanti sette giacevano sulle coste; e che dei 19 che nel 1951 sup•eravano la stessa cifra giacevano sullie coste tredici: che è quanto dire che all'interno del Meridione le città di una certa consistenza r- sono tutt'altro che frequenti. Il progresso realizzato negli ultimi cinquanta anni è stato anche da questo punto di vista veramente notevole. Fra i 47 comuni meridionali la cui popolazione residente al 4 novembre 1951 superava i 30 mila abitanti, ben undici avevano raddoppiato o. assai più che raddoppiato la loro popolazione rispetto al 1901. Essi erano i seguenti: 1901 1951 Indice (1901 = 100) 1. Pescara 16.165 64.802 400,9 2. Crotone 9.545 31.895 334,2 3. Taranto 56.186 167.166 297,5 4. Bari 94.480 267.795 283,4 5. Manfredonia 11.589 31.347 270,5 6. Cosenza 20~857 56.292 269,9 7. Brindisi 23.106 58.220 252,0 8. Portici 14.239 34.413 248,7 9. Pozzuoli 17.017 41.843 245,9 10. Salerno 42.315 90.317 213,4 11. Potenza 16.163 · 32.549 201,4 Fonte: Annuario Statistico Italiano, serie V vol. V, 1953, pag. 390 segg. Essi erano - come da qt1esto elenco si vede - tutti centri di preminente importanza commerciale o industriale, ove si faccia eccezione per Potenza, le cui fortune vanno invece spiegate con la sua funzione ammi- [74] Biblioteca Gino Bianco

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