Nord e Sud - anno V - n. 48 - novembre 1958

Il diverso incremento demografico delle regioni meridionali non si spiega però soltanto col movimento naturale della popo}azione. Un ruolo · per lo meno altrettanto importante ha. avuto, infatti, il movimento emigratorio. Fermiamoci per ora sulle sole cifre dell'emigrazione netta effettiva fra il 1871 ed il 1951.Ecco in cifre assoliutegli emigrati dalle singole . '\ regioni ·meridionali, accompagnate dalle rispettive percentuali sul totale • dell'emigrazione meridionale: Campania 847 n1ila • • • • • • • • • 27,0 Calabria 782 » • • • • • • • • • 24,9 Abruzzi 723 >> • • • • • • • • • 23,0 Puglia 461 » • • • • • • • • • 14,7 Basilicata 326 » • • • • • • • • • 10,4 Meridione 3.139 » • • • • • • • • • 100,0 Se ora ·confrontiamo questa serie di dati con quelli riguardanti ii movimento naturale (cfr. tab. 16), constatiamo l\a ben diversa incidenza che l'emigrazione ha avuto sul movimento naturale delle singole regioni e che qui possiamo così riassumere: Basilicata 76% Abruzzi 65% Calabria 50% Campania 32% Puglia 21% Meridione 39% Si tratta, come si vede, di cifre che si com·mentano da sè. Aggiunge- · . remo soltanto che particolarmente nell'ultimo quindicennio 1936-51il distacco fra le prime tre regioni e le rimanenti d-ue in fatto di emigrazione :mostra di tendere piuttosto ad accentuarsi che a ridursi. Ecco, infatti, le percentuali di incidenza del movimento emigratorio sull'incremento naturale della popolazione in quest'ultimo periodo: Abruzzi Calabria Basilicata Campania Puglia Biblioteca Gino Bianco [70] 73% 47,5% 35% 18,7% 16,7%

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