come seco·ndotema i problemi della « interdipendenza tra città e campagna con particolareriguardo ai processi tecnici e culturali>>.Delle due relazioni la prima (prese1itataanche al 1° CongressoEuropeo di Sociologia Rurale, · tenutoii nello scors~settembre a Lovanio) anticipava alcune conclusioni di uno studio di FrancescoCompagna di prossima pubblicazione fra i << Libri del tempo» di Laterza e dedicato ai problemi di mobilità territoriale delle forze di lavoro in Italia e ai rapporti fra industrializzazione del Mezzogiorno ed emigrazio,nemeridionale. L'altra relazione, di Giuseppe Galasso, dava notizia di un'inchiesta intorno· alla quale Nord e Sud aveva portato avanti già allora tutta una serie di ricerche e di studi e della quale iniziamo in questo fascicolo la pubblicazione. L'idea di tale inchiesta, a suo tempo prospettata alla Ford Foundation, riscosseil più vivo interesse di questa istituzione americana, che forni per essa incoraggiamenti ed aiuti, di cui cogliamo qui l'occasione per ringraziarla. Argomento della inchiesta è il rapporto fra « migrazioni e insediamenti nell'Italia meridio·nale ». Dandone notizia nella relazione al Congresso di Milano, così ne riassumemmo l'oggetto e le ragioni: « La dislocazione attuale delle po·polazioni meridionali rifiette una realtà eco·nomica,i cui caratteri distintivi sono dati da un indice eccezio•- nalmente alto di ruralità della popolazione attiva e dalla generale depressione dei consumi e del.tenore di vita. L'attuale struttura degli itisediamenti nel Mezzogiorno è dunque un elemento obiettivo di remora allo sviluppo economico e civile delle popolazioni meridionali. E ciò è reso più grave dal fatto che in questo settore gli indubbi progressi del Mezzogiorno a partire dall'Unità ad oggi non hanno avuto un'adeguata corrispondenza. Si può · anzi affermare che la progressivaevoluzione del Mezzogiorno verso forme di vita econo·micae sociale più moderna non ha fatto altro che porre in termini più gravi ed urgenti il problema di un ridimensionamento della distribuzione della popolazione meridionale. Ciò, peraltro, è ben lungi dal significareche nulla di nuovo sia accaduto nel Mezzogiorno, anche da questo punto di vista, negli ultimi decenn/. Il venire meno delle esigenze difensive e della malaria, che per secoli rapprese11taronoun fattore condizionante dello sviluppo· degli insediamenti umani nel Mezzogiorno; il venir meno degli ordinamenti feudali della proprietà e della società in genere; l'inserimento del Mezzogiorno in un mercato nazionale liberatore di tutte le S'f!-e.riposte energie - anclie se in BibliotecaGino Bianco
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