Nord e Sud - anno V - n. 48 - novembre 1958

' Editoriale I lettori di Nord e Sud sanno che i problemi dell' emigrazio1Je hanno costituito fin dai primi numeri uno dei maggiori centri di interesse della nostra rivista. E ciò non solo perchè l'emigrazione ha rappresentato una delle manifestazioni più clamorose, fra quelle per cui si rivelò al Paese l'esistenza e la gravi·tà della « questione meridi'onale >>, e perchè - di conseguenza - il dibattito su tale argomento divenne uno dei passaggi obbligati della letteratura e della critica meridionalistica; quanto, innanzitutto e soprattutto, per esser noi convinti che - se ai tempi di /acini e di Fortunato la questione meridionale era delimitata da confini che in buona parte coincidevano con quelli della questione agraria - oggi invece uno dei nodi più complessi della vita italiana sta nell'affrontare, risolutamente e cosciente- . mente, quella questione demografica i cui termini corrispondono appunto ai più moderni termini della questione meridionale e della questione agraria. Il che è quanto dire che questione meridionale, questione agraria e questione demografica pongono tutte insieme e innanzitutto l'esigenza di una redistribuzione territoriale e professionale della popolazione italiana, e di quella meridionale in particolare. In questo senso i problemi migratorii acquistano ben pi,ù ampio significato e più forte interesse; e soprattutto acquistano rilievo i problemi dell'emigrazione dal Sud· al Nord e da certe regioni del Sud - interne e impervie, poverissime e affollatissime - a certe altre regioni del Sud - costiere e pianeggianti, rese ormai abitabili dalla scomparsa della malaria. · A questi due argomenti - migrazioni interne dal Sud al Nord e spo-. , stamenti di popolazione nel Mezzogio"rno - furono dedicate le due relazioni che il « Centro Studi di Nord e Sud>> presentò al 1° Congresso Nazionale di Scienze Sociali, tenutosi nel giugno scorso a Milano e avente [3] Biblioteca Gino Bianco

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