Nord e Sud - anno V - n. 48 - novembre 1958

Si tratta di chiare misure liberatorie che dovrebbero ovviare a gran parte degli inconvenienti finora lamentati, qualora integralmente rispettate. Si deve tuttavia rilevare la mancanza nel decreto di ogni acqenno ad una maggiore libertà nella fase finale del processo distributivo: l'organizzazione di vendita al dettaglio. Ed è inutile s·offermarsi ancora su codesto argomento, diffusamente trattato nel corso del presente scritto, sopratutto per quanto riguarda i danni che deri.vano a consumatori e produttori dal numero chiuso degli esercizi di vendita. Allo stato dei fatti il problema sembra risolto soltanto a metà, mentre per esprirr1ere un giudizio definitivo sarà necessario attendere la concreta applicazione delle nuove misure legislative. Peccherebbe infatti di ingenuità chi pensasse ad una sollecita rassegnazione dei formidabili interessi che finora hanno dominato incontrastati sui mercati generali. È significativo il fatto che proprio mentre il Governo decideva di porre allo studio la moralizzazione del sistema, il Consiglio Comunale di Roma formulava voti ed approvava ordi11i del giorno sulla « opportunità che il Parlamento sanzioni per legge il diritto di privativa dei Comuni sulla gestiòne dei mercati generali ». La maggior partecipazione delle classi agricole al reddito finale di distribuzione, va tuttavia perseguita anche attraverso altre strade. Si è accennato alla frammentarietà della produzione, all'ignoranza della condizioni di mercato, alla deperibilità del prodotto, alle difficili condizioni economiche, come ad altrettante cause che limitano la possibilità contrattuale di numerosi agricoltori, favorendo invece gli intermediari. Ben impostato risulta quindi il recente orientamento governativo di favorire ulteriormente la costruzione di centrali ortofrutticole per la conservazione e la prima lavorazione di prodotti agricoli deperibili. Cosi più che opportuna sembra la costituzione preannunciata dall'On.le Fanfani di un corpo specializzato di consulenti agricoli, commerciali. GIOVANNI TERRANOVA La pubblicità essenziale I) Non si spaventi il lettore se per fare un discorso che tende a conclusioni assai pratiche cominceremo un po' da lontano. È apparso di recente nella traduzione italiana un libro che ha suscitato un certo scalpore negli Stati Uniti, e che da noi, in definitiva, ha interessato i settimanali a grande diffusione. Si tratta de cc I persuasori occulti » di Vance Paékard, uno studio su quelli che si ritiene siano i risultati e le prospettive delle nuove tecniche pubblicitarie fondate sulla psicanalisi individuale e di massa. • Gran parte di questo libro - scrive infatti l'autore - si basa sulle scop·erte e sui dati [38] Biblioteca Gino Bianco

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