i Ministri dell'Agricoltura e del Tesoro affrontassero il coordinamento della legislazione di carattere speciale; avendo di mira non soltanto la migliore utilizzazione delle risorse complessive, ma anche - ed è questione di interesse non mi~ore - la unificazione delle procedure burocratiche di concessione e di controllo. La revisione di quelle relative al piano duodecennale, perciò, dovrebbe essere compiuta tenendo presente la convenienza di estenderne la applicazione, fin dove possibile, alle altre forme di intervento dello Stato nel settore del credito agrario. E non sembri azzardata la speranza che il Fondo di rotazione si trasformi in istituzione permanente, atta a raccogliere e ridistribuire, secondo le specifiche esigenze, ed a condizioni ad esse rispondenti, tutti i mezzi pubblici che sono stati erogati sinora e che saranno destinati in futuro per l'assistenza creditizia all'agricoltura. P.S. - Queste note erano state già scritte quando alcuni Parlamentari aderenti al gruppo dei Coltivatori Diretti hanno presentato alla Camera due disegni di legge miranti ad accrescere le anticipazioni statali per i mutui per la formazione della proprietà contadina e ad istituire un nuovo Fondo di rotazione per la concessio11edi credito di miglioramento ai Coltivatori Diretti. È da. sperare che il Parlamento, pur accettando la sostanza delle proposte - che mirano ad appoggiare esigenze vivissime - sappia evitare, da una parte, la confusione ulteriore che deriverebbe dalla istituzione di una quarta, e ancor diversa, forma di credito per la proprietà contadina e di una nuova categoria di interventi; e che, dall'altra, voglia impedire il consolidarsi di proce~ure che l'esperienza dimostra insoddisfacenti perché inadeguate. [26] Biblioteca Gino Bianco
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