Nord e Sud - anno V - n. 48 - novembre 1958

I che i settori di applicazione del Fondo di rotazione siano, in pratica, circoscritti dalla edilizia rurale ed alla meccanizzazione agricola, appare necessario che vengano ammessi al fruire dei prestiti e dei mutui di fav,ore anche gli acquisti ·di bestiame e di alcune macchine di fabbricazione straniera nonchè altre opere di miglioramento. Almeno quelle che, come le piantagioni, le sistemazioni di terreni e le costruzioni di linee elettriche, sono capaci di favorire la trasformazione o un efficacemiglioramento degli ordinamenti produttivi; e quelle che sono capaci di valorizzare dal punto di vista commerciale i prodotti e che contribuiscono alla difesa dei redditi ag~icoli. ~ In secondo luogo, poichè gli agricoltori badano, e giustamente, più che alla misura dell'interesse applicato ai mutui, all'onere annuo che graverà sui bilanci aziendali in dipendenza delle rate di ammortamento, sarà conveniente rivedere i periodi di rimborso. Quelli di sei anni, per le opere irrigue, e di dodici anni, per i fab:bricati rurali, sono troppi ,brevi e comportano rate annue troppo ·onerose, perchè ammontano, rispettivamente, al_ 18,46 % ed al 10 % del capitale mutuato. Nè vale affermare che le opere irrigue sono capaci di produrre rapidamente elevati incrementi di reddito, perchè in molte zone del Mezzogiorno la trasformazione irrigua comporta _la soluzione di altri problemi tecnici, economici ed organizzativi, primo, fra tutti, quello basilare della migliore utilizzazione economica dell'acqua. Per quanto riguarda i fabbricati rurali, è ben noto, la maggior parte di essi non produce direttamente, nè in breve tempo, un aumento dei redditi aziendali. Il finanziamento di queste opere con i mutui del Fondo di rotazione, data la misura elevata delle quote necessarie per l'ammortamento ed il fatto che questa forma di credito comporta l'investimento di mezzi dei privati per il 25 % della spesa necessaria, richiede agli interessati uno sforzo notevole, non solo all'atto della esecuzione, ma anche durante il periodo dell'ammortamento. Ridurre la intensità di quest'ultimo sforzo, diluendo nel tempo il rimborso dei mutui e pur lasciando differenziati i periodi di rimborso in relazione alla natura delle opere da eseguire, può costituire un notevole incentivo ai miglioramenti. Le stesse opere, del resto, possono essere ammortizzate in periodi ben più lunghi con altre operazioni, ottenibili nel Mezzogiorno con i fondi della Cassa per il Mezzogiorno o anche con quelli di prov~nienza IMI-ERP. La maggior misura del tasso di questi ultimi ( 4,50 %) non rappresenta un . [22] Biblioteca Gino Bianco

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