più, ad appagare il bisogno di una singola opera; ma tende ad ottenere i mezzi per affrontare diverse specie di lavori o addirittura complesse trasformazioni fondiarie. Da questo punto di vista, ed anche da quello delle condizioni di rimborso, i mutui ottenibili con i. mezzi anticipati dalla Cassa per il Mezzogiorno o con il Fondo di rotazione permanente istituito dalla legge 27 ottobre 1951, n. 1208 per la utilizzazione dei fondi IMIERP, appaiono di gran lunga preferibili, e sono, perciò, richiesti in misura più larga di quelli per la esecuzione del piano duodecennale. Malgrado queste spiegazioni, ciò che interessa, e che è incontestabile, è il fatto che il Fondo di rotazione, destinato a finanziare un programma di sviluppo agricolo, ha avuto modesti risultati proprio nel settore della irrigazione e nelle regioni ad agricoltura meno progredita, che hanno più bisogno di investimenti e della sollecitazione a compierli. Ad esse si rivolgeva, certo, in particolare, il pensiero del legislatore autorizzando un così importante impegno da parte dello Stato. La iniziativa del Fondo di rotazione, pur avendo conseguito un importante successo sul piano generale consentendo, in questi anni, che l'agricoltura fruisse di un'assistenza creditizia molto più ampia e meno costosa di quella che avrebbe potuto ottenere dalle sole disponibilità degli istituti, ha, perciò, avuto efficacia assai minore come strumento di una politica di sviluppo agricolo delle regioni più arretrate. La constatazione appare di molto riliev.operchè pone il Parlamento che dovrà esaminare il disegno di legge Ferrari Aggradi di fronte ad un'alternativa precisa: o lasciare immutate le disposizioni che regolano il Fondo, nel qual caso i nuovi stanziamenti si ripartiranno, con ogni probabilità, come quelli sinora erogati, ed andranno a finanziare solo in piccola parte il progresso agricolo del Mezzogiorno. Oppure modificare quelle disposizioni per fare in modo che, nei prossimi sei anni, le regioni meridionali fruiscano dei nuovi stanziamenti in proporzione più larga di quella che si è registrata sinora. La massa ingente delle disponibilità del Fondo e le ampie facoltà di manovra riservate alla Pubblica amministrazione, avrebbero consigliato per il piano duodecennale una organizzazione atta a realizzare, per queste operazioni, il superamento di alcune deficienze o anacronismi della legi- ) [20] · Biblioteca Gino Bianco
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