Nord e Sud - anno V - n. 48 - novembre 1958

Il Fondo di rotazione, come è stato ricordato, non rappresenta l'unica fonte di anticipazioni statali per il credito agrario : altri provvedimenti, più antichi e più recenti, sono stati dettati dalla volontà di favorire la esecuzione di determinate opere e trasformazioni agevolando il ricorso al credito agrario e convogliando notevoli masse di c~pitali pubblici attraverso la organizzazione degli istituti specializzati. Questi altri provvedimenti interessano, però, soltanto ambienti circoscritti, come quelli per i territori montani o per le regioni meridionali, o limitate categorie di agricoltori, come quelli per la formazione 1ella proprietà contadina. Il Fondo di rotazione, al contrario, si rivolge a tutte le aziende, nell'intero territorio nazionale, anche se la sua attività si riduce a tre soli settori d'intervento, e, cioè, la costruzione di fabbricati rurali, la diffusione della irrigazione e l'acquisto di macchine agricole di fabbricazione italiana. I mezzi a disposizione al 31 luglio 1957 erano rappresentati in complesso da 162 miliardi, provenienti per 125 miliardi dagli stanziamenti di Tesoreria, e per circa 37 miliardi ·da interessi e rimborsi di capitale. In questi mesi si sono aggiunti i 10 miliardi suppletivi consentiti dal Parlamento nel giugno scorso ed almeno altri 15 miliardi di rientri. Poichè ciascuna operazione creditizia eseguita ai sensi della legge 25 luglio 1952, n. 949 non copre la intera spesa riconosciuta necessaria e poichè i mutuatari sono obbligati a provvedere con mezzi propri al 25 %, non è esagerato stimare che i 187 miliardi erogati dal Fondo hanno determinato, nei tre settori cui si rivolge il piano di svilupp.o, investimenti complessivi per circa 250 miliardi. La portata di siffatto apporto può essere meglio valutata ricordando che, alla fine del 1957, le operazioni in essere presso tutti gli istituti di credito agrario, esclusi i finanziamenti degli ammassi risultavano di 354 miliardi (175 per miglioramenti e 179 per esercizio). Con la approvazione del disegno di legge Ferrari Aggradi il Fondo sarà dotato di nuovi mezzi, in misura tale da accrescere la sua importanza come strumento della politica di sviluppo agricolo. Il largo fav.ore incontrato dalla iniziativa che fu assunta dall'onorevole Fanfani nel 1952, quando era Ministro dell'Agricoltura, .ed il successo concreto che è documentato nelle cifre riferite, non devono, tuttavia, far trascurare un esame più analitico dei resultati ottenuti, alla ricerca degli insegnamenti che la [17] Biblioteca Gino Bianco

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