Nord e Sud - anno V - n. 48 - novembre 1958

la contrazione delle disponibilità, che, sul piano contabile, già si era manifestata durante l'esercizio 1957-58, non ebbe conseguenze pratiche e non fu nemmeno avvertita dagli interessati. I suoi effetti sarebbero apparsi, però, in questo anno e, •più ancora, nel prossimo futuro, fino a quando il crescente volume dei riflussi non avrebbe consentito di ritornare a più larg~e assegnazioni. Il disagio che ne sarebbe derivato è evidente: presso gli istituti speciali di credito agrario soltanto, i mezzi attinti al Fondo hanno alimentato, nel 1957, la metà (12 miliardi) dei mutui effettuati per costruzioni rurali e per impianti irrigui e circa un terzo di tutte le operazioni di miglioramento ( 42 miliardi). La organizzazione del Fondo, infatti, non è il solo canale di anticipazioni pubbliche a condizioni di favore per il credito agrario, ma per la massa dei mezzi di cui dispone e poichè si estende a tutto il territorio nazionale è di gran lunga la più importante. Al 31 dicembre scorso le op~razioni per fabbricati rurali e per irrigazione in essere presso gli anzidetti istituti speciali e compiute con questi mezzi risultavano di oltre 43 miliardi, pari a circa i due terzi di quelle compiute, in complesso, con le pubbliche anticipazioni (66 miliardi). Una contrazione di questo flusso, anche se parzialmente compensata, sotto il profilo quantitativo, da una espansione dell'attività con fondi propri degli istituti, avre·bbe avuto certamente ripercussioni sensibili sul ritmo degli investimenti, proprio in un periodo in cui l'agricoltura sente più acuto il bisogno di capitali a condizioni di favore per intensificare il p•rocessodi ammodernamento e di trasformazione. Per evitare queste conseguenze il Ministro Colombo propose uno stanziamento integrativ.o di dieci miliardi per l'esercizio 1957-1958 e le Camere lo autorizzarono, con altri provvedimenti · d'urgenza, votand.o la legge 24 giugno 1958, n. 637. Il disegno di legge presentato ora dall'on. Ferrari Aggradi mira ad ottenere la stessa integrazione per i prossimi quattro esercizi, sicchè il Fondo, fino al 1962, possa disporre di altri dieci miliardi all'anno, in aggiunta alla massa dei rientri, che aumenterà progressivamente. L'iniziativa, quindi, non solo vuole correggere l'errore rivelatosi nella previsione finanziaria, ma ha portata ben più vasta perchè, in sostanza accresce in misura cospicua la possibilità di finanziamenti a condizioni di favore. Il che, con i tempi che corrono e con gli investimenti che sono necessari in agricoltura, è certo proposito saggio quanto lodevole. . [16] ·Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==