Nord e Sud - anno V - n. 48 - novembre 1958

Credito agrario: ancora un discorso al vento di D. V. .Con un disegno di legge presentato alla Camera dei Deputati il Ministro dell'Agricoltura ha proposto lo stanziamento di dieci miliardi all'anno, per quattro anni, al fine di impinguare il Fondo di rotazi'one creato con la legge 25 luglio 1952, n. 949 per il finanziamento del pi'ano duodecennale per lo sviluppo dell' agri·coltura. Da questa fonte, come è noto, derivano le anticipazioni che lo Stato accorda, ogni anno, agli istituti di credito agrario ed agli altri enti ed istituti che pure furono autorizzati a compiere le speciali operazioni, affinchè le impieghino in prestiti e mutui, al tasso di favore del 3 %, destinati all'acquisto di macchine agricole di produzione italiana ed alla costruzione di fabbricati rurali e di im- • • • • • p1ant1 1rr1gu1. La legge istitutiva prevedeva che il Fondo fosse alimentato, per i primi cinque esercizi, attraverso assegnazioni annue di 25 miliardi e con i rientri per ammortamento ed interessi relativi ai crediti accordati. In seguito, e cioè dal 1957-58 e fino al 1964, il Fondo avreb1 be dovuto funzionare soltanto con la r.otazione dei precedenti stanziamenti e, cioè, con i predetti rientri. , Lo scorso anno i rimborsi non avevano raggiunto ancora un volume capace di mantenere inalterato il flusso delle erogazioni, dato l'inevitabile duplice sfasamento tra la durata del periodo degli stanziamenti (5 anni) e quella dello ammortamento dei mutui (6 o 12 anni), e tra la data. delle singole somministrazioni e quella dei corrispondenti rimborsi. Tuttavia, poichè i prelevamenti e gli effettivi utilizzi da parte degli istituti seguono con altrettanto inevitabile ritardo le assegnazioni effettuate dal Ministero, [15] Biblioteca Gino Bianco ' \

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==