Nord e Sud - anno V - n. 48 - novembre 1958

e sopratutto delle Fi11anziarie >> (cfr. Il Popolo, del 7 ottobre). Ma dopo che i programmi dell'IRI e dell'ENI sono stati resi noti nei modi che si sono visti, come si possono assolvere i ministri competenti e i responsabili della politica dell'Istituto, per collocare sul banco degli imputati soltanto i respon- · sabili delle singole società finanziarie? D'altra parte, il fatto che quelli, i ministri competenti e i responsabili della politica dell'Istituto, non possono essere assolti, non significa che questi, i presidenti delle società finanziarie, sul banco degli imputati non ci stiano benissimo; specialmente se dovesse risultare fondata, com'è possibile e probabile, l'altra pesante accusa che nei loro confronti ha lasciato cadere (ahinoi! « in un'aula semideserta », secondo alcuni cronisti parlamentari) l'on. Barbi. Questi, infatti, ha parlato, nel cas.o della Finmeccanica, di « chiara subordinazione degli interessi delle industrie meridionali dell'IRI a quelli dei suoi stabilimenti centro-settentrionali ». Si ricorra pure, dunque, al:l'inserimento fra i posti direttivi dell'IRI e delle sue Finanziarie, di << persone che credano nella politica meridionalistica e lavorino per attuarla>>; ma non è possibile affermare, come afferma l'on. Barbi, che << la politica delle industrie statali spesso non corrisponde a quella del:loStato, deliberata dal Parlamento e fedelmente interpretata dal Governo>>. Non è possibile affermare questo perchè, quando ci troviamo in presenza di fatti come quelli che lo stesso on. Barbi ha denunciato, e che stanno a significare come veramente la politica delle industrie statali non corrisp.onde a quella « deliberata dal Parlamento>>, allora vuol dire che, per interpretare fedelmente la volontà del Parlamento, il Governo deve intervenire risolutamente e procedere ad una revisione della politica proposta dall'IRI e dall'ENI; a meno che i presidenti delle Finanziarie non siano diventati i « maestri di palazzo » e i ministri non siano degradati al ruolo di << rois fainéants ». Dunque, spetterebbe ai signori ministri di far· rispettare dall'IRI e dall'ENI (dei rispettivi programmi « è in corso l'esame da parte dei competenti organi governativi >>)la volontà del Parlamento, le leggi che il Parlamento ha votato. E i responsabili di quanto l'IRI e l'ENI fanno o non fanno per adeguarsi al programma del Governo, sia per quanto riguarda l'industrializzazione del Mezzogiorno, sia per quanto riguarda lo Schema Vanoni, sono in definitiva i II?-inistri: tutti i ministri, e in particolare il ministro delle Partecipazioni Statali, il Presidente del Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno, cui spetta il compito di coordinare la politica [Ill Biblioteca Gino Bianco

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