Nord e Sud - anno V - n. 48 - novembre 1958

cettabili che, forse, proprio perciò non sono stati inseriti nei comunicati ufficiali che riassumevano sulla stampa quotidiana il piano dell'IRI. Come, infatti, accettare per buono l'argomento che, << per quanto concerne la distribuzione geografica degli investimenti, non possono essere offerti dati precisi e sicuri>>;e questo perchè, su 1.145miliardi da investire, ve ne sono 169 destinati ai trasporti aerei e marittimi, dei quali << non può essere fin da ora determinata con precisione la localizzazione >> ? E come qualificare l'altro argomento, per cui (dopo aver affermato che << al Mezzogiorno d.ovrebbe affluire probabilmente la spesa di 320 miliardi>>, dei quali solo 15 nel settore siderurgico-cementiero e solo 20 nel settore meccanico) si afferma , che, per «raggiungere» la percentuale del 40 % di investimenti localizzati nel Sud che la legge stabilisce per il complesso delle imprese pubbliche, vi sono i programmi delle altre imprese a partecipazione statale, e in particolare dell'ENI ? Come se queste parole non si leggessero nello stesso documento in cui, oltre il programma dell'IRI, figura anche il piano dell'ENI, quel programma-base e quel. programma aggiuntivo di cui si diceva! E · come se i dirigenti responsabili dei due Istituti no.Q.avessero nè il dovere nè la possibilità di coordinare i loro piani prima di renderli pubblici! Fra le poche voci che si ·sono subito levate contro questo sorprendente atteggiameno dell'IRI e dell'ENI, va registrata quella dell'on. Barbi, il cui discorso, in sede di discussione sul bilancio del Ministero delle Partecipazioni Statali, è stato un vero e proprio atto di accusa contro le Società Finanziarie dell'IRI. L'on. Barbi, che sembra ormai il più autorevole e qualificato esponente della rappresentanza democristiana di Napoli, ha .infatti apertamente << denunciato. il mancato rispetto della legge di proroga della Cassa per il Mezzogiorno». L'on. Barbi, però, è un deputato della maggioranza; e non soltanto della maggioranza parlamentare che sostiene il Governo, ma anche della corrente di maggioranza all'interno della D.C.; un deputato << fanfaniano », ins.omma, e non dei meno influenti, poichè si tratta di persona che non ha certo atteso il Congresso di Napoli o addirittura il 25 maggio 1958per qualificarsi << fahfaniano >>E. forse proprio perciò l'on. Barbi, dop.o una così netta, implicita denuncia, ha dovuto cercare di attenuarne la portata, avanzando contraddittoriamente una discutibile tesi, in base alla quale la responsabilità della violazione denunciata non sarebbe del Governo e nemmeno dell'IRI: « la responsa,bilità è delle singole aziende . [ 10] Biblioteca Gino Bianco ,

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