Nord e Sud - anno V - n. 48 - novembre 1958

la frattura tra il mondo della sua infanzia, dei pastori, dei fanciulli .ridenti, delle dolci donne favolose - una dimensione ai confini del reale,. perduta in un tempo di miti - e la realtà che sempre finisce per affiorare pure quando la finzione poetica sembra più esclusiva ed indifferente ad ogni altra sollecitazione che da essa prescinda. E così, anche nelle sequenze di pura narrativa, capita a volte che l' attitudine critica e l'attenzione alle .più vive manifestazioni del reale, denunci la profonda vocazione di uomo del suo tempo, l' adesione ad una trasformazione che pure finirà per dissolvere le stesse componenti del suo mondo sentimentale; e, già negli anni in cui pu:b•blicava i racconti di << Gente in Aspromonte>>, di fronte alle ancora tenaci parvenze del mondo contadino tradizionale, osservava che « ... come al contatto dell'aria le antiche mummie si polverizzano, si polverizzerà così questa vita. È una civ.iltà che scompare, e su di essa non c'è da piangere, ma bisogna trarre, chi ci è nato, il maggior numero di memorie >> ( 21 ). Testimonianza non comune di maturità politica e insieme affermazione del diritto a conservare intatti ricordi immaginazioni e suggestioni più intime. Ed è in quest'ultima prospettiva ·che, a quasi trent'anni di distanza, quando resistono ben pochi dei valori ancestrali, misere ombre appena presenti nella stanca memoria dei vecchi sopravvissuti alle sciagure di una guerra e alle miserie di una condizione durissima, Alvaro ancora si attacca ad essi con fedeltà commovente, con una sorta di amore infantile e con la coscienza che pure tutto sarà cancellato, confinato tra le cose di un tempo morto per sempre: « ... parole, costumi, tradizioni rimangono freschi nel mondo del popolo. Esisteranno ancora di qui a trent'anni? Dopo avere sfidato i secoli, resisteranno a un così breve periodo? Ne dubito ... La Calabria è nel suo momento di mutamenti. In pochi ' anni sono sorti miracolosamente ponti e s~rade che formavano l' aspirazione di secoli, il mondo nuovo pulsa col suo motore nel più piccolo villaggi. Già qualcuno pensa a un museo di curiosità popolari, che è l'archeologia dei luoghi. Di qui a cinquant'anni, se ai moti esteriori della civiltà risp.onderanno quelli interiori, la Calabria sarà una regione irriconoscibile da quella di ieri>>. Questa perplessità e assieme questa necessità di uscire da una condi- (21) « Gente in Aspromonte» (Garzanti 1955) p. 11. [105] ·Biblioteca Gino Bianco

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