' I l'uomo, della sua tenacia, del suo stare e lottare con gli altri. E tutto questo è vero e lo. si scorge negli ·intenti e nei volti degli uomini che lasciano i paesi inaccessibili e le povere terre di montagna per i coltivi del piano, per una condizione più civile; e anche lo si nota in queil. « desiderio di andar via, di respirare, di affrontare l'avventura, di partecipare alle dolcezze mediocri che ormai la città concede a tutti >> (14 ), in quell'ansia di evadere che affolla i treni e accompagna l'emigrante e conforta chi resta e ancora spera nelle città lontane; perchè oggi, come osserva Alvaro, « ... la Calabria è di nuovo tutta errante, ma senza più saluti alle stazioni. Le stazioni e i treni sono affollati di giovani, come se tutta la generazione della guerra non avesse più posto in casa. I treni sono presi d'assalto in corsa, nelle stazioni si aspetta ore ed ore. Le corriere che hanno reso faticosamente praticabile la Calabria risalendo e discendendo i millecinquecento metri per raggiungere le grandi linee di comunicazione, trasportano perpetuamente e senza confusione, senza odio, quasi senza dolore, una popolazione divenuta nomade, coi suoi pesanti fardelli, il suo pane, il temperino ·per tagliarlo a poco a poco, sognando il pane di domani >>; ed ancora : ((la fuga è, dunque, oggi, il tema dominante della vita calabrese. Lo è sempre stato in qualche modo, ma oggi si ha l'impressione di una primitiva tribù che abbandona una terra inospite » (1 5 ). E questo della (< fuga >>, tra i problemi dell'odierna vicenda calabrese, è proprio quello che meglio riflette le reazioni ad un ambiente ormai angusto, e non soltanto in senso traslato, come indicativo di una psicologia e di un certo costume, bensì in un'accezione più definita, geografica; chè, necessariamente, il movimento migratorio deve assorbire tutte quelle forze produttive che, almeno per ora, restano escluse dai nuovi stanziamenti in pianura (1 6 ). Dolorosa necessità, codesta, per chi lascia dietro di sè un mondo di ricordi, legami, consuetudini e care presenze. E il discorso che andiamo facendo attinge a motivi ancor più complessi ove (14) Angioletti, loc. cit. (15) << Un treno nel Sud », p. 124. (16) Il problema, nei suoi aspetti umani, e nelle sue implicazioni economiche e sociali, è stato magistralmente illustrato da Virgilio Sabei, Giuseppe Berto e Giose Rimanelli in dieci trasmissioni televisive che hanno ottenuto ampio consenso di critica e di pubblico. << Viaggio al Sud » resta uno dei più validi esempi per chi si accinge a descrivere, a far conoscere la realtà e le più vive questioni dei nostri paesi. [102] Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==