della catena del Pollino e alle desolate spiagge joniche, là dove incerte si delineano le colline di Lucania e, lenti come fiumi di polvere, sfociano l'Agri ed il Sinni. E questa sorta di disinteresse aveva pure i suoi motivi e le sue più lontane matrici; chè, in realtà, l'estremo Sud della Penisola, più aperto ai traffici marittimi, più ricco di centri non di rado industri e popolosi, forte di una classe media, sia pure di formazione curialesca,· di un artigianato espertissimo ed alacre C'), presentava una fisionomia affatto· diversa dalle terre dell'interno, avvilite dalla lontananza, dalla mancanza di strade, dai residui di un ottuso feudalesimo, dall'esiguità dei commerci e dal1' estrema difficoltà di intraprenderli: onde il perdurare di consuetudini e di atteggiamenti arcaici, sovente addirittura precristiani o perlomeno barbarici nel lor.o accentuato printitiv1 ismo; tali, 5nsomma, da colpire la fantasia di letterati estetizzanti e favorire il sorgere e l' affermarsi di un mito che ha avuto in Carlo Levi il più valido ed autorevole incentivo. Così, mentre sembrava che i paesi a nord del Basento fosser10 divenuti la terra promessa di certi intellettuali antichissimi che pure si ostinavano a definirsi « di avanguardia », di scrittori alle prime pagine e alle prime esperienze, e Matera la Gerusalemme, città santa di certa « intellighentsia >>, Catanzaro Cosenza e Crotone e i tanti paesi di Calabria sparsi sulle coste o chiusi nell'interno, venivano trascurati e ignorati di fronte alla « squallida bellezza » dei paesi franati nelle fiumare, delle colline cretose, dei neri uomini immobili, e a tutta una cosiffatta oleografia decadentistica eppur tanto cara alla giovane poesia << engagée ». Naturalmente la facile ricetta non mancava di sedurre qualche letterato in cerca di atmosfere e veniva applicata anche alla Calabria, con effetti assolutamente negativi o, almeno, ampiamente discutibili : « Calabre», di M. Brandon Albini, resta il documento più evidente di quanto sia pericoloso ed inutile gingillarsi con una mitologia divenuta luogo comune, e che mostrava una trama già lisa quando Francois Lenormant dava alle stampe la sua celebre opera e George Gissing compiva un pellegrinaggio poetico sulle riviere malariche in cerca delle sue civiltà sepol- (9) Cfr. l'ampio e documentato contributo di A. Frangipane sull'artigianato calabrese a p. 163 ss. dello stesso volume. Biblioteca Gino Bianco
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