Nord e Sud - anno V - n. 47 - ottobre 1958

I compensato dalla forte flessione accusata dal PSI, il quale - in una votazione che lo ha visto in generale progresso - denuncia ,solo in questi q11artieri un arresto, anzi, nel caso, addirittura un crollo. E poichè, nel complesso, i voti delle sinistre sono, dal '53 al '58, sensibilmente diminuiti, è lecito affermare che parte dei voti tolti da Lauro ai due partiti di sinistra sono ora andati alla lista della DC. Come, del resto, è avvenuto per i voti dell'estrema destra, dove il MSI, regolarmente, ha visto rovinare le . . . sue pos1z1on1. Dopo l'esame del voto degli operai e dei contadini - i quali, o ccorre dire, non sono tra i ceti numericamente più sviluppati della ci ttà - dobbiamo ora prendere in esame il comportamento elettorale d i un altro . ceto, i cui spostamenti hanno a Napoli maggior peso. Intendiamo far riferimento alla borghesia napoletana e, in particolare, a quella parte che risiede specialmente nelle zone più eleganti della città - intorno a via dei Mille - da un lato, e in quelle alte - al Vomero - dall'altro. Abbi amo preso perciò in esame quattro sezioni di Chiaia e tre del Vomero. Le sezioni n. 49 e 51 comprendono propriamente gli elettori che abitano in via dei Mille_; la sezione n. 90 quelli di via Crispi; la sezione n. 76 quelli di via Chiaia. I risultati che ne sono vent1ti fuori sono i . seguenti: D.C. P.C.I. P.S.I. P.S.D.I. P.L.I. P.N.M. P.M.P. M.S.I. P.R.I.-P.R. Comunità 1953 32,6 12,4 4,1 2,4 5,3 28,7 14,5 1956 1958 18,8 38,9 6,7 7,5 2,7 4,2 1,1 1,9 5,6 8,1 1,1 0,7 60,2 33,3 2,8 2,8 1,3 1,3 Tra le mura cittadine ed a contatto con un ceto che non ha cert o una ben definita funzione produttiva, il PMP ritrova immediatame nte quei [95] Bibliot_ecaGino Bianco

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