Nord e Sud - anno V - n. 47 - ottobre 1958

e a riprendere gli allenamenti dopo pochissime settimane di riposo nel cuore del micidiale agosto italiano. L'intervista Onesti era tardiva per un altro, e assai più importante, motivo. Essa arrivava a squassare dalle fondamenta la Federazione del Calcio proprio nell'unico periodo dell'attuale dopoguerra in cui i dirigenti di via Allegri avessero avviato con qualche successo un piano incompleto ma serio di lavoro. Non è il caso di citare qui tutti gÌi elementi di questo piano; basti ricordarne qualcuno: I) la Federazione, attraverso la sua Commissione di controllo, aveva mostrato energia, coraggio, onestà nel reprimere severamente lo scandalo Azzini, cioè un comprovato caso di corruzione di cui il giocatore in questione era stato protagonista. La società presumibilmente colpevole, secondo le norme federali, di aver indotto questo atleta a favorire la vittoria sul campo era stata retrocessa nella serie inferiore sebbene il suo presidente, senatore Turani, fosse uno dei dirigenti più in vista della Democrazia Cristiana, in nome della quale rivestiva alti incarichi perfino in campo internazionale; 2) la stessa Federazione stava sistemando con grande serietà il proprio Settore Tecnico, allargando le basi di reclutamento e di istruzione dei calciatori giovanissimi, organizzando più razionalmente i corsi per allenatori, affidando a tecnici ed esperti di alto valore (Puppo, Zappa, Viani) il timone del Settore; 3) perfino sul terreno dei risultati, le più recenti esibizioni dei nost~i calciatori erano state positive; la Nazionale A, malamente esclusa dai campionati del mondo per errori di direzione più che per ignavia di atleti, aveva sostenuto una gara assai coraggiosa al Prater di Vienna e portato alla ribalta in quella circostanza più di un giovane assai promettente e di schietta formazione italiana. Quanto al settore giovanile, la sua rappre~ sentativa aveva colto un'affermazione luminosa al torneo juniores della Federazione Mondiale, imponendosi come la migliore d'Europa; _4)la Lega Nazionale, ossia l'associazione dei « ricchi scemi )), aveva di certo mostrato una riprovevole tendenza centrifuga, puntando al completo sganciamento dai controlli federali. Ciò nondimeno, il suo Consiglio direttivo - formato per la prima volta direttamente dai grandi presidenti - stava realizzando da qualche tempo un piano di ridimensionaf85] Biblioteca Gino Bianco •

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