Nord e Sud - anno V - n. 47 - ottobre 1958

sud-ovest; finchè, sorpassata la profonda forra del Cavone, quando è ormai possibile scorgere vicina la mole del Pollino, si nota per la strada una più intensa animazione. Traffico di ogni tipo di veicoli; automobili, carri, carretti, biciclette; contadini e operai che vanno e vengono dal lavoro, donne che si affacendano dall'una all'altra delle case che si sono infìittite sempre più, e che, dalla via leggermente sopraelevata, è possibile scorgere allineate in lunghe file, a perdita d'occhio, fino al mare. Nei pomeriggi dei giorni festivi, poi, è la tradizionale passeggiata ad occupare un lungo tratto della via nei dintorni del bivio con la SS. 103, che risale la valle dell' Agri fino a Potenza. È qui infatti che si nota il massimo di attività: attorno a qualche più grosso edificio dall'inconfondibile stile degli Enti di Riforma si affolla una quantità di nuove costruzioni, mentre i mucchi di pietra e di mattoni accatastati, o gli scavi di fondazione, indicano i luoghi in ct1i dovran110 sorgerne altre. Qualche impianto industriale, negozi più o n1eno improvvisati, officine, distributori di benzina hanno ormai sovercl1iato e nascosto i casoni, di caratteristica architettura, della vecchia masseria di Scanzano. Proseguendo ancora, l'animazione si placa rapidamente: varcato l'Agri si passa ai piedi del vecchio castello di Policoro, attorniato dalla fila di bianche casette, e si scorge isolato sulla collina il nuovo borgo, a cui corrisponde, nella pianura vicino alla ferro via, la mole dello zuccherificio. Quindi, fra i resti della grande foresta, si varca il Sinni, e si è già in Calabria: le fit1mane che erompono sassose dai fianchi delle colline ne sono il segno pjù evidente. · Anche all'osservatore più sprovveduto appare quindi evidente che la piana di Metaponto ha subito in questi ultimi anni una profonda e radicale trasformazione, che si è mutata, da plaga deserta e mortalmente inospitale, in una zona intensamente coltivata, abitata da una popolazione sparsa ma fitta. L'epicentro di questa nuova realtà sociale ed economica è ubicato all'incrocio fra la litoranea jonica e la SS. 103, dove si va delineando la formazione di un nuovo centro abitato, che, dal nome della vecchia masseria esistente, continueremo a chiamare Scanzano. Z. Il nuovo ordine nelle campagne. - Sçno noti i criteri e i metodi con i q11aligli Enti di Riforma hanno proceduto alla creazione dei nuovi insediamenti umani: qui, in una delle più tipiche aree latifondistiche, la pre- [61] Biblioteca Gino Bianco

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