i conti, si è accorto quel Sindaco che la spesa in tal senso indirizzata sarebbe stata di gran lunga inferiore a quella effettivamente sborsata per i suoi impiegati sanitari, ma alla sua proposta il Prefetto ha risposto di no e la de-- liberazione relativa non è stata approvata (come anche quelle di altri comu-- ni che avevano seguito tale sistema). In verità, il problema è stato impostato molto bene, anche se soffre di una certa intempestività, a sanare la quale potrà adesso intervenire il nuovo Ministero. È accertato, oramai, che l'assistenza medica ed ospedaliera è diventata un fatto sociale: lentamente tutti gl'italiani, esclusi i ricchi, sta11no per ave-- re i propri istituti di previdenza e a fare un elenco non si finirebbe mai. Tra poco anche gli artigiani avranno la loro Cassa Mutua e il panorama è . più che completo: possiamo calcolare, quindi, grosso modo, che circa 40 milioni, se non di più, di italiani vengono a beneficiare di tale assistenza, in modo diretto e indiretto. A questo punto è quasi ovvio affermare che l'istituto della condotta medica è anacronis_tico: essa ha ormai fatto il suo tempo, durante il quale le benemerenze acquisite sono state davvero molte e noi saluteremo con rimpianto tutto fuciniano, la bella figura del medico-condotto che se ne va. Ma non possiamo fare a meno di chiederne la soppressione, perchè ormai i suoi compiti istitutivi tendono sempre più a finire e perchè il risparmio sugli stipendi e sulle spese accessorie potrà servire a rinsanguare le casse comunali di tanti paesi. L'anno scorso, in un convegno tenuto dai medici-condotti a Napoli, si affermò, et pour cause, proprio il contrario di quel che siamo venuti dicendo, e fu sostenuto invece che il medico-condotto ha ancora una sua vasta funzione e che attraverso la sua attività sono assistiti ancora cinque milioni di persone: in verità, tale cifra sembra abbastanza gonfiata ed in ogni caso, ammesso anche che sia quella reale, tende sempre più al limite zero, quan-- do per tutti i lavoratori, alle dipendenze di terzi o in proprio, si giungerà all'associazione totale nelle Casse Mutue, il che è nell'ordine naturale delle cose. E in detto Convegno si vollero confutare le asserzioni di coloro, che affermano recisamente come la condotta non riesca a tenere il passo con il progresso sanitario, che, specie negli ultimi tempi ha camminato molto velocemente, come a dire çhe gli stessi convenuti erano su un piano difensivo contro quelle accuse, che li fa apparire ormai come un nobile e glorioso ricordo, superato dalla medicina sociale. Giunge opportuno quindi il progetto Vigorelli, che non dovrà fermarsi però soltanto al sistema di accertamento e riscossione, ma anche dovrebbe stabilire le premesse per l'unificazione dell'assistenza sociale e medica. Lo stesso Vigorelli ha riconosciuto in alcune dichiarazioni alla stampa che « sia-- mo ad un primo passo verso quella più ampia riforma di tutto il meccani .. . [46] Biblioteca Gino Bianco
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