Ed è anche un buon auspicio per il nostro Mezzogiorno che a titolare di tale nuovo Ministero sia stato nominato un napoletano, sia pure di adozione: i problemi sanitari sono infatti acutizzati per il Sud, che soffre di mancanza di ospedali e ambulatori, e nel numero assoluto e per la dislocazione geografica dei pochi esistenti. Intere zone ne sono sprovviste e debbono farsi alle volte chilometri e chilometri per trovarne uno decente e attrezzato. Poche cifre basteranno poi a render più vivo il problema: su 328.000 posti-letto esistenti in tutta Italia, il Sud, con circa il 40 per cento della popolazione, ne dispone appena di 71.000, cioè il 22 per cento. E poi, mentre nel Piemonte vi sono 171 istituti di cura con un posto-letto ogni 1_15 abitanti, i11 Lombardia 225 istituti con un posto-letto ogni 99 abitanti, nel Sud la situazione precipita, sino ad arrivare nella Basilicata, dove esistono sei ospedali, con un posto-letto ogni 1.016 abitanti. Anche in questo campo, dunque, le due « Italie » : nè a rompere questo circolo vizioso sono bastate infatti le costruzioni di grosse cliniche a Napoli, con intenti fin troppo speculativi e che hanno in alcuni casi servito a deturpare anche il paesaggio. Non solo gli ospedali mancano, ma anche gli ambulatori per il pronto soccorso, per l'aiuto diretto e minimo, diremmo, ed i Comuni, i quali dovrebbero provvedere, non possono perchè oberati di grossi deficit. A questo punto, anzi, il problema s'intreccia con quello della Finanza locale, alla risoluzione del quale sta lavorando, come si sa, un'apposita Commissione presieduta dall'On. Preti. Ed essa pare sia giunta già ad alcune conclusioni, come quella di sgravare i Comuni di molte spese di pertinenza statale, come ad esempio, quelle per le rette ospedaliere. Ma già alcu11i Comuni del Sud hanno affrontato il problema in diverso, anche se drastico modo: hanno proposto la soppressione pura e sernplice dei posti di medico-condotto e di levatrice-condotta ed, anche, ove esistono, quello di Ufficiale Sanitario. Il ragionamento, in verità, fatto da un Sindaco del Salernitano è s·tato piuttosto semplice: in tale comune gli assistiti degli Enti di Previdenza e delle Casse Mutue sono in cosi gran -numero, che di quelli, effettivamente poveri, da assistere con il medico-condotto e con la leyatrice-condotta, ne son rimasti pochissimi. Praticamente, il Sindaco di t_ale Comune si è accorto che i poveri, non lavoratori e non iscritti ad alcuna Cassa, erano una ventina in tutto, per cui gli sembrava davvero eccessivo spendere per il medico e la levatrice circa tre milio11i ogni anno. . Egli ha perciò proposto, d'accordo con il Co11siglio Comunale, la soppressione dei posti di medico e levatrice condotti, deliberando nello stesso tempo di considerare i poveri del suo paese alla stessa stregua dei lavoratori assistiti dagl'Istituti di Previdenza, col creare, cioè, per loro un apposito .libretto assistenziale, pagando i medici con le stesse tariffe delle Mutue. Fatti [45] ·Biblioteca Gino Bianco •
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