Nord e Sud - anno V - n. 47 - ottobre 1958

del terreno appoderato), risulterà anche evidente la rilevanza sociale preminente della categoria dei piccoli proprietarii e coltivatori ditetti. Essi rappresentano il 50 % dei lavoratori addetti all'agricoltura e posseggono il 40 % della superficie agraria, mentre il rimanente 60 % è interamente posseduto dalla categoria dei « reddituarii >> ( 1 ). · Le tradizionali lotte sostenute dai socialisti in difesa dei contadini, dei mezzadri, dei braccianti, postulano necessariamente per il Partito Socialista il dovere di perseguire nella difesa di queste categorie. Ma è opportuno esaminare quanto sia giustificato derivare da queste considerazioni una intransigente opposizione al Mercato Comune, dal momento che può riuscire abbastanza agevole imbrigliare gli avversari con l'altisonante proclamazione della « tutela ad oltranza delle masse conta- (line disereda te >>. L'atteggiamento della frazione socialista degli ex-Morandiani è chia- ~amente compendiato in un editoriale di Mondo Opera,z"o del luglio 1958. Di fronte ad una realtà agricola fondata su vecchie tecniche di produzione, retta da strutture generali arcaiche ed ormai superate, i grandi <<agrari>>intendono affrontare la concorrenza internazionale attraverso la riduzione dei costi e la introduzione di nuove macchine e di nuove attrezzature tecniche. Questo orientamento implicherebbe inevitabilmente la concentrazione settoriale degli investimenti e delle trasformazioni in determinate zone: « lo sviluppo di una economia agraria ad isole>>, e conseguentemente << la cacciata dei contadini d~i campi >>, « l'espulsione senza contropartita dei lavoratori dal processo di produzione>>. Accertato cl1e il MEC è una << applicazione elaborata e controllata dai capitalisti>>, non è possibile vedere in esso uno strumento dal quale le forze del lavoro possano trarre un qualsiasi beneficio. Tutto ciò giustifica l'assunzione di una posizione completamente negativa rispetto alla progettata istituzione della Comunità' Economica Europea. In armonia con queste valutazioni semplicistiche, è anche logico che il responsabile della commissione agraria, Locoratolo, (dopo aver affermato che esiste una individuabile tendenza governativa << intesa a favorire anche nell'agricoltura uno sviluppo non uniformemente distribuito, ma concen- · ( 1 ) Vedasi a questo proposito: Selvino Bigi, in Mondo Operai·o, dicembre 1956, numero 2. [23] Biblioteca Gino Bianco

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