Nord e Sud - anno V - n. 47 - ottobre 1958

lizzazione delle funzioni di animazione delle attività culturali e di tempo libero, ottiene un grande successo sul piano dell'efficacia, rischia di non far nascere degli animatori nei gruppi stessi >> ( 7 ). Questo il pericolo più grave ed è perciò che gli uomini di Comunità, forti dell'esperienza preced ente di cui la ricerca del Meister resta preziosa testimonianza e ripe nsamento critico, comprendono che ove l'impulso vitale non venga sponta neo dalla base, il Movimento, qualsiasi movimento, rimane esperimento effimero, privo di contenuto reale. e incapace di ogni sviluppo ulteriore. È perciò che oltre ai corsi di istruzione professionale la Segreteria si preoccupa di apprestare i mezzi più efficaci per la formazione dei quadri dirigenti, con la preferenza per scelte che ne rispettino la estrazione local e e quindi il legame genetico con il gruppo sociale un'adesione fondata s u più profondi motivi di tradizione storica e di coscienza del rinnovar si di una . . ' << cont1nu1ta ». D'altra parte, e sono gli stessi dirigenti a riconoscerlo, se i centri comunitari possiedono una struttura democratica, non sempre il lo ro funzionamento riesce a svolgersi nei modi di un'azione democratica, c hé., di frequente, manca .ogni espressione di vita associata e tutta l'attività organizzativa è accentrata in una sola persona. Ma se si riflette che l'a ssunzione delle responsabilità e la partecipazione impegnata alla vita de ll'Associazione richiedono un sacrificio no11 sempre indi.fferente; se si riconosce che un tale sacrificio può accettarsi e ricercarsi solo se rispond e ad una concreta ed imprescindibile necessità; se si ammette che << la necessità, il bisogno di cuiltura e di tempo libero formativo non sono rise ntiti nella stessa misura di una mutua malattie o di una cooperativa di c onsumo», si dovrà, anzitutto, sollecitare negli stessi membri questo bisog no di cultura, perchè essi possano sentirsi implicati nella vita di organismi che assolvono una loro specifica e reale esigenza. In tal modo anche la partecipazione finanziaria alle attività del Centro sarà più completa; e se in un primo momento « tutta l'organizzazione doveva partire da un atto generoso destinato a vincere la diffidenza e a creare un movimento di opinione» (8)> è auspicabile che si faccia di tutto per tendere ad una piena auto - nomia finanziaria di ogni centro comunitario. È soltanto in tal modo che ( 7 ) I Centri Comunitari del Canavese (Documenti, n. 6, Ivrea 1956 ). ( 8 ) Meister, o.e. p. 46. lllO] Biblioteca Gino Bianco

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