Nord e Sud - anno V - n. 47 - ottobre 1958

sociologia della cooperazione hanno creduto di vedere nel Centro Sociale << un organisation qui avec la .collaboration des usag ers, s'e.fforce de résoudre les problemes propres à la population d'un quartier ou d'un secteur .géographique, en mettant à sa libre dispositi on dans un local approprié un ensemble de services et de réalisations coll ectives de caractére éducatif, socia! ou sanitaire, animé par une assistante sociale responsable de la marche générale du Centre, qui doit y assurer des permanences rlgulières et, si possible, y resider >> ( 2 ). Il Centro, aperto a tutti è considerato come qualcosa di proprio da coloro che lo frequ entano; introduce e potenzia- attività che rispondono a precise esigenze della comunità; si serve di metodi di lavoro che incontrano l'approvazio ne e quindi sollecitano la effettiva collaborazione dei frequentatori, rius cendo così ad operare una sintesi tra iniziativa assistenziale ed azione educativa. Proprio su quest'ultimo punto, che, a nostro parere, costituisce la esperienza più indicativa _del Centro Sociale, si ferm~va , già nel 1952, An .. gela Zucconi (3 ). Quando - almeno in Italia-· esperienze di questo gene re erano ancora allo stato latente, o appena cominciavano a muovere i primi difficili passi, la viva sensibilità e la prof onda conosc enza dei problemi di assistenza sociale le facevano osservare che una osmosi tra le esigenze assistenziali e quelle più ampie dell'educazione può reali zzarsi soltanto << se chi dirige il Centro considera effettivamente i frequenta tori come dei collaboratori e non come degli assistenti e sa che in fo·nd o al cuore di ogni commesso viaggiatore si agita confusamente quella stes sa esigenza di sviluppare la propria personalità, di ' esprimersi ', di e ssere creativo, che spinge un contadino della Calabria o della Lucania a fare due ore di strada per raggiungere il Centro dell'Unione; se chi dir ige il centro e chi lo frequenta sono sulla stesso piano nel convincimento che nessuno riesce a farsi da se >>; e ancora: « Il leader che noi vagheggiamo per un centro sociale è un leader-catalizzatore. La sua funzione è di aiutare il gruppo o i gruppi a liberare le condizioni che gli consentiranno d i perdere effetti- ·vamente la direzione del gruppo». ( 2 ) Rapport sur les Centres Sociaux, di Arnion e Maze, in << lnformation so-- ciales », luglio 1952. ( 3 ) Centri Sociali e problemi del lavoro di gruppo, in <<Comunità», n. 16 dicembre 1952. . [102] Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==