'56 e del '58 nelle singole contrade in cui negli ultimi anni è in piena attuazione la riforn1a agraria. . TABELLA III ... Elezion,: del 1956 e del 1958 nelle contrade del Comune di· Avi·gtiano. 1956 1958 CONTRADE P.C.I. P.S.I. D.C. P.C.I. P.S.I. D.C. ' Miracolo • • • • 77 95 273 151 32 313 Possidente . • • • 216 69 338 168 29 442 C. Lagopesole • . 79 101 406 229 66 294 S. Angelo . • • • 107 30 187 151 22 271 Cascia • . . • • 46 54 232 137 35 185 Di queste località, quelle interessate alla riforina s.ono Miracolo, Possidente e C. Lagopesole, ma, mentre nelle ultime due l'influenza di essa t soltanto indiretta ed è << corretta » dall'esistenza di alcune grosse clientele di destra (a C. Lagopesole) e democristiane (a Possidente), nella prima si trova Piano del Conte, il cui territorio è stato sottoposto in toto alla riforma agraria. Quì i risultati sono in effetti assai interessanti: la DC migliora le posizioni del '56, già buone rispetto al '53, mentre i comunisti registrano un certo guadagno, ma tutto a spese del PSI che passa da 95 a 32 voti. Ma la differenza di comportamento elettorale fra centro abitato e frazioni e nuclei di popolazione sparsa (Avigliano, anche sotto questo aspetto è caratteristica, contando circa un centinaio di insediamenti tra grandi e piccoli) rispeccl1ia la crisi di 11n ceto sociale che nel centro è ancora nulÌlèrosissimo: quello artigiano. Vi son.o in Avigliano sarti, calzolai, maniscal- -cl1i,fabbri, barbieri, falegnami cl1e un tempo « servivano» tutta la popolazione contadina del comune, la q11alepur vivendo per la maggior parte a notevole distanza dal paese, intratteneva con questo una fittissima rete di rapporti. Migliorate le co1nunicazioni, svilu·ppatesi alcune frazioni al punto da rendersi autosufficienti per ciò che concerne alcuni servizi essenziali, il centro principale, situato in luogo impervio e periferico rispetto al territorio del comune, è andato verso una certa decadenza. Inoltre, il disagio degli artigiani trae origine anche dal diffondersi dei prodotti della grande itldustria. Tutto ciò non poteva non riflettersi sugli atteggiamenti politici della popolazione: verso la D.C. si orientano i contadini (ma non tutti) e [95] Bìblioteca Gino Bianco '\
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