Nord e Sud - anno V - n. 46 - settembre 1958

tutta evidenza stazionario, ed anzi quasi dovunque in perdita di velocità. Se si confrontano i risultati del 1958 con quelli del 1953 (includendo naturalmente in questi ultimi a11chei voti di UP e dell'USI, çhe sono, come movimenti) conflt1iti nel PSI) il fatto appare chiarissimo: nel blocco di regioni del triangolo industriale (Piemonte, Lombardia, Liguria) v'è, sì, <lal '53 al '58 un aumento di centomila voti, ma v'è una diminuzione rile-- vante in termini percentuali, dal 38,2 '% al 36,6 ~/4; parimenti nel blocco àelle regioni a più netta prevalenza cattolica (Trentino-Alto Adige, Friuli, Venezia Giulia, Veneto) ad un aumento di circa settantamila v.oti (ma se si tolgono i voti di Trieste, che ha partecipato quest'anno per la prima volta alle elezioni, anche quel lieve au·mento scompare) corrisponde una diminuzione in percentuali dal 28,2 % al 27,3 % ( e qui val la pena di , aggiungere che in queste provincie si è registrato un aumento dei v.otanti assai minore che altrove, il qual fatto dà ragione del minore scarto delle percentuali rispetto a quello del triangolo industriale); e finalmente nelle - regioni a netta prevalenza delle sinistre, nelle cosidette provin.cie rosse (Emilia, Romagna, Toscana, Umbria, Marche) l'aumento in voti supera i centocinquantamila, ma resta la flessione, sia ·pure lievissima, in percentuali, dal 50,8 % al 50,3 %. Di tutti questi dati che si sono riportati, i più interessanti sembrano i primi e gli ultimi. / Non è certo senza significato che, considerando tutta la realtà centro- "Settentrionalenel suo complesso, le regioni nelle quali più acçentuata è la flessione in termini percentuali delle sinistre (- 1,6 %) siano proprio il Piemonte, la Lom:bardia e la Liguria, le regioni, cioè, più industrializzate d'Italia (chè, se poi dalla Lombardia si volessero escludere, come taluni fanno non senza ragione, le circoscrizioni di Como-Sondrio-Varese .e di Bergamo-Brescia, come più simili alle provincie cattoliche che a quelle ·del triangolo ind·ustriale, la flessione sarebbe addirittura del - 2,1 %). I partiti operai par excellence mostrano. di aver persa la loro capacità di espansione pr,oprio nelle zone a più alta concentrazione di proletariato industriale. ·E ·neppure è senza significato che nelle stesse ·provincie rosse, dove essi - non bisogna dimenticarlo - hanno oltre che una tradizione maggioritaria anche il controllo di rilevanti str11mentidi potere e di sottogoverno locale, • i socialcomunisti non siano riusciti, sia pure per uno scarto assai lieve, a ,eonservare la stessa capacità di proselitismo e di conquista dei nuovi vo- [71 · Biblioteca Gino Bianco •

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