Nord e Sud - anno V - n. 46 - settembre 1958

stato fortissimo: molti voti sono venuti da queste persone, ora immigrate nell'Alto Milanese. Il fatto risulta ancor più evidente se si esaminano i ·risultati elettorali della provincia di Rovigo, zona di imponente esod o rurale. Qui tutti i partiti, senza eccezioni, hanno perso in assoluto vo ti a causa del diminuito numero di elettori: il P.C.I. ha perduto più d egli altri. Non c'è per la verità altra ragione che l'emigrazione a giustific are la perdita, perché i comunisti in zone come queste hanno sempre da guadagnare, e nulla è mutato nel frattempo: semmai i disagi causati dalle alluvioni, e l'esasperazione crescente verso il Governo, poss.ono aver f atto guadagnare altri · ~ voti al P.C.I., non certo perderne. D'altronde, anche nelle altre campag11e venete di forte emigrazione - il Padovano, il Vero nese, il Vicentino - si può constatare lo stess.ofenomeno confrontando i risultati elettorali del 25 maggio con quelli del 1953. Può darsi che qualc he voto di immigrati veneti, soprattutto tra le donne, sia andato alla D.C.: certamente la maggioranza dei veneti, prima braccianti ed ora man ovali nell'edilizia, ha votato per il P.C.I. cioè come ha sempre v.otato. An che tra i meridionali non pochi erano già elettori comunisti. In Brianza sono immigrati molti 1)ugliesi: a Cinisello dal 1947 ad oggi oltre 2.000, a Cesano Maderno 500, a Paderno D·ugnano qua~i 600, tanto per citare q ualche esempio. Tra questi non pochi provengono dal Barese, dal Tav oliere, ecc., ed erano già acquisiti all'elettorato del P.C.I. 'Peraltro non si può negare che tra gli immigrati meridionali qualche nuovo elettore il P.C.I. lo ha conquistato. Ci s ono certamente tra di essi persone che al loro p~ese d'origine votavano pe r i partiti di destra o per la D.C. Nella conversione hanno giocato fattori abbastanza comprensibili: innanzitutto la gratitudine, particolarmente e vidente in casi come quello di Cinisello, per la buona accoglienza ricevuta , per la politica favorevole ad un loro pieno inserimento; inoltre, pe r alcuni, che hanno potuto già introdursi come operai nelle fabbriche, l'assimilazione delle idee dei compagni di lavoro politicamente più atti vi; e ancora l'assidua ed abile propaganda del P.C.I. nei confronti dei nuovi arrivati, propaganda che si svolge nei villaggi dove abitano, in mo do capillare, in mille forme, tutte intes1 e a dimostrare che il partito degli immigrati è il partito comunista. « Il voto degli immigrati contro la D.C. - ha scritte ;>un (86] Biblioteca Gino Bianco

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