sione già altra volta di dire: vedi << Nord e Sud», n. 37, dicemb~e 1957)· ad ingrossarsi nei prossimi anni, trattandosi di una zona in costante sviluppo. Molti dei più importanti stabilimenti industriali italiani hanno oggi sede in Brianza, e attorno ad essi si sono sviluppate migliaia di medie e piccole fabbriche. Inoltre nella parte nord-occidentale della zona esistono numerosissirne aziende dell'artigianato del mobile, che in gran parte, per organizzazione e metodi, hanno poco da invidiare alle aziende industriali vere e proprie. Questa evoluzione economica della Brianza, che da molti decenni è in corso, si è intensificata dalla fine della guerra in qua, così da richiamar, appunto, u11a delle correnti immigratorie più imponenti del Paese. Lo sviluppo edilizio, conseguenza di quello economico, è stato ecl è impressionante: e l'edilizia è infatti la principale p.orta d'ingresso per gli immigrati, ex braccianti lombardi; veneti, meridionali. · Una parte di essi viene ad un certo punto assorbita dalle industrie, ed un'altra parte trova sistemazione nel settore terziario, il quale, data la prosperità della zona, è particolarmente sviluppato, sia nei suoi aspetti più moderni che in quelli tradizionali del piccolo commercio ambulante, dell'artigianto più modesto, ecc.. Naturalmente vi sono anche gli immi- · grati privi di un lavoro anche solo di fortuna, cioè persone che vivono o grazie all'aiuto di parenti già inseriti, o facendo appello all'assistenza pubblica. Costoro di solito affollano i quartieri più miseri delle cosid-. dette «coree>>, villaggi improvvisati e caotici che gli stessi immigrati sono venuti via via costruendo ai margini dei centri più popolosi. Molti non hanno ancora ottenuto la residenza, e non figurano nemmeno come popolazione presente nelle statistiche demografiche comunali, che d'altronde già stentano a tener dietro al contin110 andirivieni di persone. Se si potesse avere il numero esatto degli immigrati, residenti e non ancora residenti, si vedrebbe che in dieci anni in alcuni cer1tri la popolazione si è praticamente raddoppiata. Il 25 maggio nella Brianza la D.C., che è tra,dizionalmente fortissima (arrivando in certi paesi a raccogliere il 70 % dei voti) ha registrato lievi guadagni numerici e -un'abbastanza netta flessione in percentuale. Il mancato progresso è da addebitare all'avanzamento del P.L.I., tranne forse nei centri agricoli attorno a Vimercate, dove, perdurando da tempo una situazione di d·epressione economica, tanto più acuta in quanto quella [83] , Biblioteca Gino Bianco \
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