VENARIA - Si calcola ch·e solo un terzo degli abitanti di que sto comune della fascia torinese sia originario della cittadina . Tra i 16.046 attuali abitanti, 5 mila sono i veneti, cinque mila i meridionali e ad un migliaio circa ammontano gli immigrati da altre provinc ie d'Italia. Il tasso di incremento naturale è molto basso (23 unità in sette anni), mentre abbastanza rilevante è l'emigrazione verso Torino-città della manodope ra disoccupata (19 ); ma la popolazione è at1mentata considerevolmente grazie appunto al saldo immigratorio assai elevato. Fino alla metà del '57 l'incremento del'la popolaz ione era, a Venaria, dovuto specialmente al forte contingente d i profughi giuliani e immigrati veneti; in questo ultimo anno è aumentata fortemente la percentuale degli immigrati provenienti dal Mezzo giorno, e specie dalla Sicilia (20 ). La percentuale ottenuta dai· comunisti in tutte l e sezioni elettorali della cittadina supera quella dei democristiani (37,9 % contro il 30,76 % della D.C.). È agevole· individuare anche qui, la tendenza, già p iù volte rilevata, che fa riscontrare una elevata percentual e di suffragi comunisti e socialisti n·elle sezioni alle quali corrispondon o le zone residenziali degli immigrati. - N.ella sezione n. 10, alla quale corrispondono le «Casermette», abbiamo il 56,85 % dei voti a favore del P.C.I., 1'11,52 % per il P.S.I., il 2,47 % a favore del P.S.D.I., e soltanto il 18,84 % per la D.C. (contro ( 19 ) Nei due stabilimenti della Snia Viscosa funzion anti a Venaria - uno chimico per la produzione de_l raion e del fìoac o, e una tessitura per la lavorazione del filato - sono occupati circa 2.600 oper ai. Gli addetti alle fabbriche dei <:uscinetti a sfere, di isolanti termici, di nastri, e di altre minori attività industriali, sono circa 500. Tuttavia la maggior parte della popolazione dedita ad atti· vità industriali si reca a lavorare a Torino. Du e anni fa, gli operai della Snia Viscosa erano circa 5 mila; recentemente, a caus a della crisi generale del settore tessile, la Snia '\1iscosa ha ridotto il personale di quasi il 50 per cento. { 20 ) Questi immigrati si stabiliscono in gran numero alle <<Casermette» di Altes•sano, all' estremità sud-est del paese, dove pagano dalle mille alle mille e <:inquecento lire per l'affitto di due vani, privi peraltro di ogni comodità e di servizi igienici adeguati. Essi rappresentano uno dei raggruppamenti di immigrati più tipioi in Piemonte. La relativa inabitab ilità di queste costruzioni è tale da diventare un forte incentivo per l'emigrazione verso Torino-città. [74] Biblioteca Gino Bianco
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