Da un punto di vista sociologico, l'inserimento di queste correnti migratorie risulta essere più facile nelle zone indust rializzate, non ostante la scarsa qualificazione professionale degli immigra ti e l'abitudine a un tenore di vit~ assai inferiore (6 ). In Piemonte, tuttavia, l'immigrazione meridionale e veneta, che investe, con indici rilev antissimi, Torino e i centri più prossimi alla città, si dirige sia verso le zo ne industrializzate che vers.oquelle prevalentemente agricole, non osta11te la resistenza - quanto meno passiva - cl1e si oppone in molti Comuni al le innumerevoli richie- . ste di residenza da parte degli immigrati. Si cerc a, infatti, di speculare talvolta sulla supposta ignoranza dei richiedenti, e si prende tempo, negando la residenza col pretesto del mancato p ossesso di un regolare contratto di lavoro. In tal modo, dove questa ign oranza sia effettiva, il richiedente torna talvolta al Comune di origine o di provenienza. Più spesso, egli sollecita la sua pratica presso gli ·Uff ici della Prefettura, e in questo caso finirà con l'ottenere la residenza r ichiesta. È vero, tuttavia, che il rilascio di qttesto certificato comporta per il Comune che lo attesta_,un onere spesso gravoso per le finanze lo cali, poiché si creano problemi di assistenza, di abitazione e, in generale , di natura economica, di considerevole importanza, i quali sarebber.o risol vibili in modo efficace soltanto a livello statale. È su questo piano, infatti, ·che si dovrebbe cercare ·di dirimere l'evidente conflitto tra l'art. 4 della Costituzione (il quale riconosce ad ogni cittadino il diritto di svo lgere il proprio lavoro « secondo le proprie possibilità e la propria scelta ») e le leggi che regolano gli spostamenti della manodopera (28 novembre 1928 - 9 aprile 1931 - 6 luglio 1939)(7 ). Moncalieri) comune situato a sud di Torino, a 8 chi lometri di distanza dal centro della città, alla quale è collegata da due radiali di grande traffico, ebbe, nel '51.,14.821 voti validi, e 18.455 nel '58; il «saldo» del movimento migratorio con l'Italia meridionale è, per questo comune, di 2.503 unità, mentre il « saldo» con l'Italia settentrionale e centrale - e quando si parla di immigrazione settentrionale ci si riferisce preva lente- ( 6 ) Cfr ., di LIBERO LENTI, Le migrazioni interne, sul << Corriere della Sera » del 9 luglio 1958. ( 7 ) Cfr ., di ARTURO ORVIETO, Il problema della residenza, sul << Corriere di Informazione» del 25 giugno 1958. [58] Biblioteca Gino Bianco
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