Nord e Sud - anno V - n. 46 - settembre 1958

l'esame dei risultati messi in relazione con l'attività dei gruppi in periodo elettorale si possono trarre solo delle indicazioni generali. A noi sembra che la capacità di influenza dei gruppi _di interesse sia maggiore in periodo normale nei confronti di un partito, di un organismc burocratico, di un governo; tenda invece a diminuire quando entrano in gioco le masse, i conflitti delle idee, le grandi scelte politiche. Gli elettori, nel complesso, si mostrano più propensi ad orientarsi secondo la valutazione che essi stessi fanno dei programmi e delle tesi di un ·partito, anziché a seg1.1irele indicazioni di chi vorrebbe indurli a votare in un modo e .non. in un altro. Naturalmente ciò ha valore di indicazione generale, in quanto non è da escl,udere che un certo numero di elettori a·b 1 bia dato ascolto ·alla propaganda svolta a favore di questo o di quel candidato dei gruppi, e altri a1bbianovotato secondo le sollecitazioni delle categorie professionali or- • gan1zzate. r I risultati del Partito Liberale e delle destre, di ben modesta entità rispetto alle previsioni e alle aspettative, stanno a signifi1 care appunto che una costosa preparazione capillare e l'appoggio della grossa stampa non possono spostare grandi masse di elettori a favore di forze politiche raccomandate dai gru·ppi di interessi padronali. Lo stesso quotidiano Il Tempo ha dovuto constatare (nel numero 1 giugno '58) che « i grandi capitani dì industria, i creatori di ricchezza, si sono dimostrati incapaci, con le ricchezze create, di dare vita a partiti floridi come le loro aziende >> e che « i partiti politici non si improvvisano, che le masse -non si comperano, e che gli stati d'animo e gli slanci ideali e ideologici non si inventano». Sotto taluni aspetti resta valida anche per l'Italia l'osservazione fatta · . da V. O. Key a proposito dell'efficacia elettorale dei -pressuregroups in America (8 ): i gruppi hanno maggiori possibilità per esercitare la loro in.- fluenza nella fase di scelta dei candidati (negli Stati Uniti, durante le conventions), quan·do è scarsa la partecipazione popolare e alle minoranze si offrono condizioni favorevoli per far se11tireil loro peso. Ma anche in quella circostanza, come abbiamo visto, l'azione dei gruppi incontra non poche resistenze. I maggiori ostacoli ai gruppi di interesse vengono dagli orientamenti ideologici degli iscritti ai partiti e di molta parte dell'eletto- . rato. Così si spiega anche la scarsa con~iderazione fatta dagli elettori delle ( 8 ) V. O. KEY: Politics, parties and pressure groups, New York, 1953. [SI] i Biblioteca Gino. Bianco ,

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