Nord e Sud - anno V - n. 46 - settembre 1958

i quali, non potendo ignorare lo stato d'animo delle masse, devono evitare le collusioni aperte. Alle elezioni politiche del maggio 1958le diiettive della Confintesa no11 sono mutate rispetto al 1956; ma, ristrettasi l'area degli interventi, solo alcune liste di destra e di centro--destra hanno accettato i suoi candidati come tali. Messi sulla strada dell'intervento politico diretto i gruppi padronali hanno dovuto puntare sull'affermazione dei liberali, e, in linea su·bordinata, dei due tronconi monarchici. Un autorevole osservatore straniero, André Fontaine, scriveva il 23 maggio scorso sul parigino Le Monde: « La grande novità della situazione italiana è che la Confindustria ha deciso di accordare apertamente il suo patronato, e quindi la sua manna, al partito libe.. raie, il cui capo, Malagodi, è per l'appunto capolista a Milano. Tradizionalmente protetta dallo Stato, la grande industria del N.ord segue non senza preoccupazione gli sviluppi dell'invadente statalismo, anche se mai né durante né dopo il fascismo, l'Italia ha praticato una deliberata politica di nazionalizzazioni». Considerazioni analoghe si sono lette - e il vigor(! polemico non inficiava la validità del giudizio - sui giornali radicali e sulla stampa della sinistra democristiana. Il massiccio intervento dei maggiori quotidia11i di informazione a favore del PLI, la campagna contro lo statalismo, l'offensiva scatenata contro l'ing. Mattei e quanti lo sostengono, contro l'ala si11istradella Democrazia Cristiana soprattutto, sono tutti elementi che rivelano la presenza di una regia, poco accorta a nostro parere, se il tono della polemica è scaduto ben presto a manifestazioni di vero e proprio malcostume politico. Si pensi all'intervento di alcuni quotidiani che sono giunti perfino a pt1bblicare elenchi di candidati democristiani da vo tare e da non votare. Natt1ralmertte, poste sotto il segno di sì pesante ipoteca, anche q·uelle giuste preoccupazioni che erano implicite nella polemica libe-- rale perdevano di efficacia, tanto più che la stessa Associazione degli industriali sentiva il bisogno, con una nota trasmessa ai giornali il 23 maggio, di intervenire direttamente a ribadire il significato e gli scopi della polemica. Dopo aver premesso che la categoria non può disinteressarsi delle elezioni .o sottovalutare l'importanza della scelta che il popolo italiano deve fare, il. comunicato degli ind11striali aggiunge che non è tanto in gioco la polemica tra statalismo e liberismo, fra impresa pubblica e impresa privata, quanto la libertà stessa. « Poca cosa - conclude la nota_.:_ potrebbero essere le ripercussioni economiche di questa o quella limitazione nell'impiego del [47]. iblioteca Gino Bianco

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