includere nelle liste alcuni rappresentanti in sede locale, rappresentanti ·ai quali peraltro è stata richiesta una qualificazione politica di partito. Questa operazione era sollecitata ed appoggiata da quella parte dello stesso schieramento cattolico che ha il suo punto di forza nei Comitati Civici e inclina ad interessi di pura conservazione {la stessa che dall'operazione Sturzo a quella Gedda al com.une di Roma si adopera da anni per realizzare il fronte e.on le destre). Non si può, sulla base dei dati di cui disponiamo, calcolare il numero delle persone di fiducia· della Confintesa inserite nelle liste dei candidati . democristiani; possiamo solo constatare che la segretria Fanfani ha eluso il problema di un accordo ai vertici, sia con la Confintesa, di cui per esigenze elettorali non poteva ignorare la presenza e rifiutare gli aiuti, sia con le stesse organizzazioni del mondo cattolico che rivendicavano il proprio diritto di cittadinanza entro le liste. Ma per la stessa Confintesa l'inserimento di propri rappresentanti (o meglio di esponenti democristiani disposti a qualificarsi per tali) nelle liste del partito dì maggioranza diventava secondario, alla vigilia della consultazione, dal momento che tutta un'ala del partito, autorevolmente rappresentata e appoggiata da gerarchie e orga-- nizzazioni del mondo cattolico, guardava ad una soluzione post-elettorale di centro-destra. Sareb,be stato più producente appoggiare q-uesti gruppi di fronte al corpo elettorale, denunciando altresì il sinistrismo delle correnti maggioritarie della Democrazia Cristiana, e tentare, nello stesso tempo, il rilancio di forze contrdbilancianti che, ove avessero conseguito un successo elettorale, avrebbero potuto condizionare i futuri movimenti del partito di • · maggioranza. Quindi, per certi aspetti, il rapporto tra partito democristiano e gruppi di interessi padronali che vogliono la cosiddetta apertura a destra e si adoperano per favorirla intervenendo appunto nel dibattito elettorale, tende a riassorbirsi nell'altro e più intrinseco rapp,orto tra Democrazia Cristiana e gruppi di pressione ideologici di ispirazione religiosa, anch'essi interessati a condizionare la rappresentanza parlamentare cattolica. Ha scritto una rivista vicina agli ambienti repubblicano-radicali, Criterio, nel numero di marzo 1958, alla vigilia della consultazione elettorale quindi, ·che, stabi~itasi ormai una diarchia Stato-Chiesa nel· nostro paese, era da preveder€ che la pressione clericale ed ecclesiastica sarebbe aumentata in vista delle elezioni proprio per tenere uniti i candidati diversissimi che si sarebbero [41] Biblioteca Gino Bianco· I
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