Nord e Sud - anno V - n. 46 - settembre 1958

. ,, . acquistare una sua autonomia. E così tutto, per quei partiti, si riduce al finanziamento necessario a ~antenere quel che si chiama 'apparato';, e doè una piccola burocrazia che provvede al finanziamento e tiene i contatti con i finanziatori, e consente di tanto in tanto lo spettacolo del Congresso, del Consiglio Nazionale, ecc.». C'è in questo giudizio un'evidente nota pessimistica che, a nostro avviso, altera i termini del problema, non consentendo di cogliere i complessi aspetti dèlla realtà delle organizzazioni politiche moderne, per le quali è a volte pressante, spe,cienella contingenza di una campagna elettorale, il bisogno di finanziamenti. Non negheremo che il problema della ricerca delle fonti di finanziamento limiti la libertà dei partiti politici di fronte alle forze economicl1e che li sostengono; ma il rapporto partiti - finanziatori non può porsi nei termini in cui lo vedeva il compianto Mario Ferrara, qt1asi che il problema squisitamente politico dei rapporti tra gruppi di, interesse e forze politiche si esaurisca nella collusione, anzi nella dipendenza degli apparati dai primi. E del resto anche la nozione di << apparato» implica ben diverso approfondimento che non sia quello di chi lo considera come una piccola burocrazia che gestisce una forza politica per conto di un qualsiasi interesse economico. Su di un partito moderno, specie quando esso raggi11nge notevoli dimensioni, si esercitano ovviamente anche le pressioni delle masse popolari, degli interessi generali, delle convinzioni ideologiche degli iscritti; e gli apparati elaborano anch'essi ideologie, tentano di costituirsi come punti di forza autonomi. Il partito in affitto è efficace battuta polemica, non l'indicazione di una realtà generalizzata, dal. momento che - com'è ovvio - vi sono nelle organizzazioni politiche moderne altre forze che si oppongono all'invadenza dei ristretti gruppi di interesse. La cronaca interna delle vicende democristiane nella vigilia elettorale ci fornisce al riguardo precise indicazioni. Il partito di maggioranza relativa si è trovato per necessità al centro di una fitta rete di pressioni e di interessi, data la sua natura di formazione composita, in cui convivono uomini provenienti da tutti i ceti sociali e una pluralità di tendenze che rai>- presentano posizioni ideologiche a volte distanti fra loro, e a causa degli stretti legami con le gerarchie ecclesiastiche e con le organi~zazioni del laicato cattolico. Sin dall'autunno scorso.il problema della formazione delle liste si presentava come operazione di dosaggio delle rappresentanze delle varie correnti e degli interessi che vi confluivano. Ma dosare la rappresen- [39] ~bli0tecaGino Bianco

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