Nord e Sud - anno V - n. 46 - settembre 1958

sentanti eletti dalla D.C. e dalle forze che sono considerate ausiliarie di quest'ultima, si riservano quello di intervenire direttamente nella preparazione e nella condotta della campagna elettorale, con particolare riguardo alla scelta dei candidati. Ricordiamo per tutti i Comitati Civici, diretta emanazione dell'Azione Cattolica Italiana, che ormai hanno strutture organizzative· stabili, quadri ed attivisti propri, organi di stampa, vedute particolari e ben caratterizzate circa· i compiti della rappresentanza politica che si ispira ai principi ed agli insegnamenti della Chiesa. A questo tipo di gruppi, anche se non sempre acquistano rilievo organizzativo, sono assimilabili tutte le associazioni che si propongono di far accogliere certi principi, certe p,articolari tesi dal legislatore o dagli uomini di governo, oppure di propagandare una determinata ideologia. Anche nel promuovere siffatte associazioni i comunisti s.ono stati attivi: si pensi al Movimento de~ partigiani della pace, al Movimento per la Rinascita del Mezzogiorno, alle associazioni del tipo Italia-URSS, e, in campo opposto, al Movimento Federalistico Europeo, all'Associazione per la libertà della cultura, all'AIED; si potrebbero ricordare ancora quelle associazioni politicoassistenziali che raggruppano ex combattenti, reduci, ex partigiani, ecc. Tutti questi gruppi, chi più chi meno, chi con maggiore, chi con mino.re efficacia:-entrano nel complesso gioco delle lotte dei partiti durante una campagna elettorale, partecipano anzi ad alcune .o a tutte le fasi della stessa, da quella della scelta dei candidati a quella del voto, con non minore accanimento, spesso, dei gruppi di interessi economici e professionali. Anche per essi è difficile valutare l'effettivo peso in una consultazione elettorale, data la complessità dei fattori che entrano in gioco, e se si considera eh~ le ideologie a volte si affermano anche prescindendo dall'efficienza dei gruppi che se ne fanno portatori. In que.stebrevi note sui rapporti tra gruppi di interesse e partiti politici presenti nella competizione elettorale non possiamo trascurare il problema del finanziamento dei partiti. Va da sé che esso costituisceuno dei p,unti nodali del tema di cui ci .occupiamo. Ha scritto anni fa Mario Ferrara: « I partiti che non possono e non sanno vivere di vita propria non riescono neppure ad avere quanto loro occorrerebbe per diventare una forza politica efficiente. Chi dà il denaro lo dà a questo alto interesse: che il partito resti tanto debole da avere sempre bisogno di quel denaro e da non poter mai . [38] Biblioteca Gino Bianco

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