Nord e Sud - anno V - n. 46 - settembre 1958

verità è che, forse, socialdemocratici e radical-repubblicani si sono lasciati troppo irretire nella problematica dell' unificazione socialista, favorendo cdsÌ il PSI senza riuscire ad attrarre su se stessi una forza consistente da altri settori d'ell'elettorato. I risultati del 25 maggio sembrano indicare questo, apprujto, come il tema più degno di approfondimento da parte delle forze del cen·tro-sinistra laico. . Merita di essere ripresa e discussa l'osservazione avanzata da più parti, con un comprensibile sottinteso· polemico, del divario tra i voti riportati dai vari partiti e i seggi che i partiti medesimi si sono visti assegnare~ divario imputabile alla legge elettorale. Si è notato che la DC ha pagato ogni deputato 45.600 voti circa e il PCI 47.800, mentre il PSDI e il P·RI h~n pagato per ogni deputato rispettivamente 61.500 e 67.500; si è rilevato che la DC col 12,4 % dei voti si è visto attra1 buire il 45,8 1 % dei seggi, il .PCI col 22,7 o/~ dei voti il 23,5 ¾ d·ei seggi, ·mentre il PSDI col 4,5 per cento dei voti ha ottenuto solo il 3,7 % dei seggi e il PRI con 1'1,4 % dei voti · solo ·1'1 % dei seggi; per non parlare del caso-limite del movimento di Comunità, il qu'al:e,pur avendo raccolti 170 mila voti nel piaese, ha potuto eleggere un sol deputato. Il meccanismo di ripartizione dei seggi previsto dalla DJUoyalegge elettorale, si è detto, è certamente men,o ingiusto di , quello che>per il mancato scatto della legge maggioritaria, finì col funzionare nel 1953; ma resta ingiusto poichè favorisce i grandi partiti a detrimento d·ei piccoli. Di qua alla richiesta della prop,orzionale pura, senza alcuna correzione, il pasiso è breve. Ora) si deve rilevare innanzi tutto che il caso di Comunità non è· assimilabile a quello del PRI· o del PSDI: il Movimento di Comunità ha eletto un sol dep·utato non per il fa·moso coefficiente + 2, ma pe.r quell'articolo della legge che prevedeva che solo i partiti i quali avessero avuto eletto almeno un dep·utato in sede circoscrizio•nale, e che insieme avessero totalizzato almeno trecentomila voti, p.ote'rano essere a·mmessi alla utilizzazione dei resti in sede nazionale. Il principio che dettava questa 1nisura è lo stesso che ne detta una simile, ma più rigorosa, nella Repubblica Federale Tedesca: evitare l'eccessiva frammentazione delle forze poli-- tiche, che sembra agli specialisti favorita dalla proporziona'le pura (l'espe-- rienza della Repub1 blica di vVeimar è quella che di solito si cita a conferma di questa tesi). Un principio, ci sem,bra, difficilmente discutibile: la polve-- [24] Biblioteca Gino Bìanc·o

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