.Un'altra considerazione di carattere generale, valida cioè per tutti i partiti minori, sembra quella che si riferisce alla loro progressiva regionalizzazione. Per il Partito Repu·bblicano la ten·denza era difficilmente con-• testa,bile già nel 1953: fin da allora il PRI avev.ail 43,6 % dei suoi voti nelle provin•cie ross.e. Nel 1958 il processo si è ulteriormente accentuato: poiché è evidente che i voti guadagnati dall'alleanza radical-repubblicana nel t,riangolo ind,ustria'le o nelle provincie cattoliche sono dovuti all'~pporto radicale, che ha p.untellato le declinanti fortune del partito (e in effetti là dove non esiste un elettorato radicale, come nel Mezzogio,rno continentale ed inSl1lareJil partito ha pers.o un quarto d·ei propri voti), e che, pertanto, la distanza tra il comportamento dei tradizionali collegi repubblicani e quello del resto del paese si è ancora accresciuta. E, semmai, il dato più preoccupante delle elezioni del 1958 è proprio la scarsa resistenza del PRI nei suoj antichi feudi: quattromila voti ·persi a Bologna-Ferrara-Ravenna-Forlì o a Pisa-Livorno-Lucca-Massa, i cinquemila voti persi a Perugia~Terni-Rieti, i diecimila persi ad Ancona-Pesaro-Ma~erata-Ascoli, !'·ulteriore flession,e registrata nel Lazio, dove si sono avuti gli stessi voti del '53 malgrado l'apporto radicale (e malgrado le elezioni amministrative del '56 avessero annunciata una netta ri,presa), sono appunto i segni eloquenti del declino. Si è detto che era ben vero che i voti radicali avevano ·puntellato il PRI, ma che questo aveva su!bìtodegli insuccessi nelle sue tradizionali raccaf o,rti proprio, perché aveva mutato politica, mettendo da parte la collaborazione coi cattolici (che era poi la politica amministrativa del partito in quelle stesse roccaforti) e abbandonando il mordente polemico nei confronti di socialisti e comunisti, i quali nelle regioni in questione erano sempre stati avversari dei repub1 blicani. D'altra parte, sembra diffici'lmente discutibile che il forte richiamo socialista sui voti che nel 1953 eran confluiti in UP e la presenza di Comunità, che ha certamente rosicchiato voti repubblicani specialmente nel Mezzogiorno (in Campania e in Basilicata), abbiano reso difficilissima ogni possi1 bilità di recupero. Ma si accettino o no queste spiegazioni, è certo che esse danno ragione solo in parte della crisi e comunque non escludono af- . fatto il processo di regionalizzazione di cui si è detto. ·Quanto al Partito Lib·erale, è un fatto che esso viene concentrando le s·ue forze soprattutto nel N.ord: al guadagno netto registrato nelle provincie settentrionali (4}2 % del 1958 contro 3 ~/4 del '53 corrisponde la stasi nel Mezzogiorno continental·e ed insulare (3,6 % del 1958 con~ro 3,6 % [21] ·Biblioteca Gino Bianco '
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