il rischio di un ulteriore isolamento comunista, quando v'era la min~ccia di una secca ·perdita di voti, e quando, infine, la concorrenza tra i due partiti di sinistra pareva inevita'bile, il solo modo che avessero i leaders del PCI di scongiurare i pericoli era di rifarsi delle perdite eventuali a spese del PSI. Di qui l'attacco violento, diventato l'argomento principale della propaganda capillare, ripetuto nei grandi comizi elettorali e ripreso perfino dal-4 l'on. Togliatti nella conferenza-stampa ai giornalisti stranieri. Attacco a cui i socialisti risposero inadeguatamente: poiché invece di controbatterlo con pari violenza, svelandone i motivi reali e indicando insieme le ragioni di fondo che li inducevano a segnare la loro distanza dal PCI, essi, anche a causa dei loro contrasti interni e della pressione dell'apparato, preferirono assumere un atteggiamento quasi di scusa, di apologia addolorata ed imbarazzata e finirono, nella conferenza-stampa agli stessi giornalisti stranieri dell'on. Nenni, col ribadire il vincolo che li legava ai comunisti. Era un grave errore, perché, nel momento stesso in c,ui i com•unistimuovevano all'attacco, le frange dell'estrema socialista passavano al PCI e nessuna concessione verbale avrebbe più patuto trattenerle; ma anche perché, facendo durare l'equivoco, impediva una più rilevante espansione socialista in altri settori dell'elettorato italiano e insieme rinunciava a forzare le tappe della crisi di coscienza nello stesso elettorato comunista. Sem1 bra, <lunque, come s'è già accennato, che l'inversione di direzione di cui si diceva sia da attribuire principalmente all'esatta val•utazione e alla consueta spregiudicatezza tattica dei comunisti, nonché alla loro azione tempestiva ed efficace, e all'incapacità socialista di fronteggiare l'attacco. Ad ogni modo, quali che ne siano state le ragioni, la fluidità alla cerniera tra PCI e PSI v'è stata ed ha rappresentato,. per gli spostamenti che l'hanno caratterizzata, una delle maggiori sorprese delle elezioni del 25 maggio. (1 ) . Alla stabilità del blocco delle sinistre fa riscontro, nelle regioni centrosettentrionali, una flessione ancora contenuta .delle destre; all'espansione di comunis,ti e socialisti nel Mezzogiorno continentale ed ins.ulare fa riscqntro ( 1 ) Questo esame generale della· distribuzione dei voti socialcomunisti non vuol negare in linea di principio o contraddire ad eventuali casi particolari, nei quali possa essersi determinata una diversa d-istrih~zione - fra città e campagna e fra partito e partitd - dei voti socialisti e comunisti. In questo stesso fascicolo il lettore potrà conoscere casi del gene.re, verificatisi in alcuni distretti dell'Italia Settentrionale. [13] • iblioteca Gino Bianco
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